Martedì 19 Novembre 2024

Il gabbiano/drone di Bruno Mondelli atterra sul Centro Commerciale Gargano

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Dopo il grande successo di visitatori della mostra di foto scattate dal drone di Bruno Mondelli, tenutasi a Palazzo San Domenico gli ultimi giorni di agosto, i quaranta scatti del gabbiano/drone si trasferiscono al Centro Commerciale Gargano. Dopo la mostra in Comune, la suggestiva serie di immagini è rimasta esposta nelle vetrine di corso Manfredi, dove ha attirato passanti curiosi, calamitati dall’incanto di questi affascinanti panorami. E adesso sarà messa in esposizione al Centro Commerciale Gargano, dal 26 settembre al 4 ottobre prossimo. A chiunque avesse perso la prima mostra, o non è di Manfredonia e si trovi a passare al Centro Commerciale, consigliamo vivamente di visitare questa esposizione, per immergersi nel fascino del volo e incantarsi attraverso gli occhi del gabbiano di Bruno.

Marta Di Bari

 

MANFREDONIA VISTA CON GLI OCCHI DI UN GABBIANO

Gli occhi di un gabbiano ti guardano dall’alto, Manfredonia, sei bella da sembrar finta.

Ti volano intorno, curiosi, sui tetti, sulle case, ti spiano nel tuo splendore

quando ti svegli all’alba, dolce e pigra come una donna distesa nel suo letto, discinta,

o al tramonto acceso sul porto, incandescente, amante rossa nel tuo ardore.

 

Col suo candido, distante abbraccio ti osserva il gabbiano, ti scruta, l’ala mai stanca,

in ogni giorno dell’anno. D’estate, cogliendo del mare i bagliori e il luccichìo,

i profumi di una umanità dall’alto piccola, tra gli ombrelloni e la sabbia fine e bianca,

bellezza esagerata, una donna che offre il volto dorato al sole, piena di brio.

 

In inverno, colori tenui, morbida, avvolta in un manto bianco, un fragile fuscello,

il gabbiano ti coglie incredula, cambiata, per una volta innevata,

la neve ha coperto il Faro, il Campanile, il tuo bene più prezioso..il Castello!

Ma tu sotto la neve sei più bella, più vitale di prima, una sposa immacolata.

 

In qualche scatto il tuo gabbiano sorvola, sbatte le ali, gli piange il cuore, poco attratto,

non era così quella Chiesa, defilata dal centro, lontana dal mare, i resti sbiaditi e trascurati,

retaggio di danni fatti da qualche amministratore avido, incosciente o solo distratto,

non era così la Piazza del tuo Popolo, ora vedi solo sedie e tavolini, i ricordi ..cancellati!

 

Ma torniamo a te, adesso, il gabbiano è giovane, intrigante, allegro e affamato,

s’intrufola nelle Processioni, nel tuo Carnevale sfarzoso, i Carri che fanno furore.

E’ il fuoco della tua gente il tuo segreto, fuoco sempre vivo e mai domato:

i giovani, gli anziani, gli esuli che forever i tuoi ricordi conservano nel cuore.

 

Passato e presente insieme! E’ tornato, Manfredonia, il tuo Re, è forte l’emozione!

Tu gabbiano ammiri la sua statua: Re Manfredi a cavallo, il mare alle spalle, il dito puntato là,

sembra indicare ai giovani la strada, la storia di una città di cui progettò la fondazione,

e dire ai ragazzi: “Non solo musica e Battiti live, ma abbiate voglia di fare e di restare qua”.

Tecla Piemontese

 

Poesia ispirata dalla Mostra fotografica “Manfredonia vista dagli occhi di un gabbiano” di Bruno Mondelli Giuliani tenuta a Manfredonia nell’agosto 2015

Articolo presente in:
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