Giovedì 21 Novembre 2024

“Focus su Arsenico. La salute e l’ambiente” (Foto & Video)

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Quel 26 settembre di 39 anni fa sembrava una domenica come tante altre qui a Manfredonia. L’estate sembrava non volesse abbandonare le nostre calde spiagge; l’autunno era un lontano miraggio; i bambini si godevano con voracità gli ultimi giorni di vacanza, visto che allora le scuole iniziavano ad ottobre. Ma attorno alle 10 un boato squarcia il cielo segnando per sempre il futuro della nostra città: una colonna di lavaggio dell’anidride carbonica nell’impianto di produzione dell’ammoniaca all’Anic era scoppiata, riversando nell’atmosfera, tra le altre sostanze, arsenico. Seguirono come tristemente molti di noi sanno anni di bugie; incomprensioni; mancanze ed omissioni. L’Anic fu seguita dall’Enichem che a sua volta ha lasciato il passo almeno sino adesso all’attuale Manfredonia Vetro. Veleni e mancate complete bonifiche si sono succedute. Il testimone delle proteste degli operai avvelenati dai miasmi industriali arseniosi è stato, alla di loro in molti casi morte tumorale, assunta da parenti ed amici tutti. La piena condanna dei responsabili è ancora un lontano miraggio. Ecco allora che il “Focus su Arsenico. La salute e l’ambiente”, organizzato dall’Ordine dei Medici e dall’ISDE(Medici per l’ambiente) provinciale, non è mera celebrazione dell’anniversario di un lutto come molti passanti hanno con sufficienza sostenuto ma ulteriore occasione per comprendere una vicenda fumosa; contraddittoria e a tratti paradossale.

Gli interventi dei numerosi relatori presenti, fra cui ricordiamo la dott.ssa Rosa Pedale, presidente ISDE- Foggia; la dott.ssa Antonella Litta, ISDE-Viterbo; il dott. Franco Carella, direttore del Dipartimento Prevenzione ASL-Foggia e il dott. Maurizio Portaluri, medico oncologo e direttore della  Rivista Telematica “ Salute Pubblica”, pur avendo come tematica centrale l’arsenico, protagonista del succitato scoppio, hanno permesso nella di loro esaustività un’ulteriore quadro generale sull’intero accaduto. Come da più parti sottolineato fondamentale sarà per non cadere in beceri contrasti da bar l’informazione e la sana comunicazione fra tutti i protagonisti di questo guazzabuglio in salsa italiana anche e soprattutto per condurre felicemente in porto il progetto epidemiologico intrapreso alcuni mesi orsono e guidato dalla dott.ssa Vigotti e dal dott. Biggeri. Un’opera di pulizia mediatica e giudiziaria è necessaria oggi più che mai. Lo spettro dell’Energas si fa sempre più minaccioso. Che si affrontino i mostri almeno uno alla volta! Che si possa vivere finalmente, come invocato dal Sommo Pontefice in grazia di Dio senza scegliere se morire di fame o di lavoro! Che si possano celebrare l’anno prossimo i 40 anni di un tristo evento e non l’anniversario di un tragedia quotidianamente pronta a reincarnarsi nei reparti oncologici; nei silenzi dei morti; nelle lacrime dei sopravvissuti!

Domenico Antonio Capone

 

Arsenico salute e ambiente 26.9.2015

Impatto ambientale e sanitario dell’inquinamento da arsenico 26.9.15

Nicola Lovecchio scienziato scalzo

Progetto salute e ambiente a Manfredonia 26.9.2015

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