Complesse si sono rivelate le indagini relative all’individuazione dell’autore di un’altra violenta aggressione avvenuta 24 ore prima della precedente. In questo caso ad essere aggredito, ad opera di un giovane “bullo”, un 60enne del luogo che riportava ferite giudicate guaribili in 45 giorni, ancora una volta teatro della violenta aggressione: il corso centrale dove il 60enne stava passeggiando.
Nel pomeriggio del 27 agosto scorso, veniva richiesto l’intervento di una Volante in Corso Manfredi in quanto era stata segnalata una violenta aggressione in danno di un uomo anziano, in seguito alle percosse subito, l’uomo aveva riportato diverse ferite al volto.
Agli Agenti subito accorsi, si mostrava una scena orrenda in quanto il malcapitato mostrava il volto tumefatto con delle ferite al capo che gli procuravano fuoriuscita di sangue. Mentre la persona aggredita veniva trasportata in ospedale tramite i mezzi del 118, gli Agenti intervenuti avviano le prime indagini per capire le ragioni dell’aggressione e soprattutto per individuarne l’autore.
Nonostante in quel momento vi erano diverse persone che avevano assistito alla scena, nessuna di esse forniva dettagli su quanto era accaduto.
Un primo supporto investigativo veniva fornito grazie alla visione del filmato di una telecamera di un esercizio commerciale presente nei pressi del luogo dell’aggressione.
La telecamera riprendeva due giovani transitare in Corso Manfredi, nel momento in cui i due incrociavano una persona, che poi si rivelerà essere la vittima dell’aggressione, uno dei due giovani prima proferiva alcune parole all’indirizzo dell’anziano e poi iniziava a sferrare con violenza dei pugni che colpivano il volto del malcapitato che a causa dei colpi ricevuti cadeva a terra.
Malgrado ciò l’aggressore, mentre con le gambe impediva al malcapitato di muoversi, continuava a colpirlo con inaudita violenza, in particolare continuando a sferrare dei pugni al volto.
Alla visone delle immagini gli Agenti rimanevano attoniti, non solo per la violenza con la quale l’aggressore aveva sferrato i colpi alla malcapitata vittima, ma soprattutto perché nessuna delle numerose persone presenti al momento dell’aggressione, era accorsa in difesa del povero anziano.
Al termine dell’aggressione alla quale aveva preso parte solo uno dei due giovani, gli stessi si dileguavano nelle vie adiacenti al Corso e solo allora le persone presenti accorrevano in soccorso della persona aggredita.
Le immagini visionate, non consentivano sin da subito di identificare l’autore dell’aggressione, ma fornivano elementi utili per il prosieguo delle indagini.
Nel frattempo la vittima dell’aggressione veniva medicata presso il locale Pronto Soccorso, al termine delle cure mediche, gli venivano diagnosticate le lesioni alla testa giudicate guaribili in 45 giorni.
Superata la fase di shock, la malcapitata vittima veniva ascoltata dagli Agenti che riuscivano a ricostruire tutte le fasi dell’aggressione nonché a comprendere il motivo che aveva scatenato la violenta aggressione ad opera del giovane “bullo”.
L’anziano riferiva che, poco prima di essere aggredito, stava percorrendo Corso Manfredi a piedi, un giovane alla guida di una vettura attraversava a velocità sostenuta l’area pedonale rischiando di investirlo. Ne scaturiva un primo scontro verbale tra il pedone ed il conducente della vettura che inveiva nei confronti dell’anziano.
Poco dopo, mentre il malcapitato stava percorrendo il corso, veniva raggiunto dal giovane con il quale poco prima aveva avuto il litigio e veniva da questi aggredito.
Per individuare l’autore della violenta aggressione, gli Agenti visionavano le immagini di numerosi esercizi commerciali e quelle della sicurezza cittadina poste anche a diversi Km di distanza dal luogo dell’aggressione.
Nonostante la mole di ore di immagini da visionare, gli Agenti con un lavoro meticoloso che si protraeva per diversi giorni, alla fine riuscivano ad identificare l’autore dell’aggressione grazie alla vettura a lui in uso.
Il buon esito delle indagini è stato determinato dunque anche grazie alle telecamere della sicurezza cittadina e di privati commercianti dislocate nei vari punti della città.
Ciò che mi lascia inorridito non è tanto il pestaggio( assurdo e vile) quanto l’indifferenza totale di chi resta a guardare…
Pietro ma di che pasta è fatto?
La notizia è un comunicato della polizia.
Grazie per il Suo sostegno al nostro difficile lavoro.
La redazione
come al solito i giornalisti dei manfredonia news dicono il peccato e non il peccatore, è accaduto con questo articolo, con articoli riguardanti i cibi avariati notati in supermercati, in ristoranti e via dicendo. Non sarebbe meglio non scrivere affatto l’articolo?
E il nome di questo BALORDO ? A si, la legge non lo permette, bisogna pure tutelarli…… Che paese di Me…..
….non si riporta cosa è accaduto all’autore del vile gesto!
immagino solo denuncia per aggressione!
Balordo, dovresti avere il doppio di quello che hai fatto