Si preannuncia battaglia in Parlamento contro la proposta della Commissione orientata ad aprire nuovi spazi di mercato nei confronti dell’export di olio tunisino.
35 mila tonnellate che andrebbero ad aggiungersi alle 57 mila già autorizzate per il biennio 2016-2017.
«Siamo preoccupati – dichiara l’on. Gentile – per le inevitabili ricadute negative che tale decisione, se approvata, provocherebbe all’intero comparto olivicolo nazionale ed in modo particolare all’agricoltura del Mezzogiorno e della Puglia, così duramente messa alla prova dai risultati sconfortanti dell’ultima stagione per l’intero comparto agricolo».
Il sistema d’impresa è in difficoltà per la crisi gravissima determinatasi con il crollo dei prezzi di produzioni trainanti per l’intera economia del settore.
Dopo l’uva da vino e il pomodoro, a pagare il prezzo di questa ultima decisione sarebbe l’intero settore olivicolo che, in previsione di una annata che si preannuncia positiva per quantità e qualità sarebbe drammaticamente penalizzato.
«Al danno inevitabile al sistema d’impresa», continua Elena Gentile, «a farne le spese saranno certamente i tanti lavoratori del comparto agroindustriale, terminali ultimi di una situazione che oramai è divenuta insostenibile».
«La nostra battaglia che ci auguriamo condivisa in Parlamento anche dalla delegazione spagnola e greca – conclude la parlamentare membro della commissione ambiente, sanità e sicurezza alimentare – sarà rivolta anche a tutelare i livelli di sicurezza delle nostre produzioni a garanzia dei consumatori che in ogni parte del mondo apprezzano il made in Italy».
Elena Gentile