“Il 17/09/2015 il Consiglio Comunale di Manfredonia, con una mozione congiunta, ha votato quasi all’unanimità, ad eccezione di un astenuto, contro il progetto di Energas per la costruzione di un deposito costiero di GPL in località Spiriticchio. Il comitato “CAONS” esprime tutto il suo apprezzamento nei riguardi dei Consiglieri, per questa decisione, e prende atto che durante la seduta c’è stata correttezza da parte di tutti ed è stato espresso l’impegno da parte loro a ricercare il bene comune.
Con questo comunicato, il comitato ringrazia, inoltre, tutte le associazioni, partiti e movimenti che si sono impegnati nel portare avanti l’opposizione all’installazione di un deposito di GPL.
Naturalmente la questione non finisce qui, bisogna vigilare e adoperarsi perché venga scongiurato quello scempio e per questo:
– Chiediamo al sig. Sindaco di compiere subito gli opportuni passi istituzionali presso i vari Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, coinvolgendo in questo, la presidenza della Regione Puglia che sembra si sia espressa nettamente dalla parte dei cittadini di Manfredonia. Inoltre si mettano in opera tutte le strategie per evitare che si abusi di zone, un tempo dichiarate ZPS e SIC con sottrazione, frammentazione e degrado di Habitat prioritari.
– Chiediamo all’onorevole Bordo, all’avv. Leone, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, al prof. Giulio Volpe, presidente del Consiglio del Mibac, all’avv. Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano e ai nostri consiglieri regionali Giandiego Gatta e Paolo Campo di attivarsi nelle sedi opportune per perorare la causa della nostra città.
– Chiediamo a tutti i partiti e a quanti hanno contatti con personaggi vicini a ruoli decisionali di presentare la nostra problematica e richiedere solidarietà e aiuto concreto.
Questo è un problema della città e non di singoli e/o gruppi di cittadini.
Nel concludere, approfittiamo per rassicurare qualcuno che né la provincia di Foggia, né la Regione Puglia e né l’intero Mezzogiorno ha necessità di GPL, l’assetto attuale è più che sufficiente.
Quando un impianto viene definito “Infrastruttura strategica” significa che si applica il diritto al “Fattore di garanzia” il che significa che, per esempio, se l’impianto è fermo, il Governo paga alla società il mancato guadagno. A Livorno, dove con questo stratagemma, è stato imposto un rigassificatore offshore di gas naturale liquefatto (GNL), della ditta OLT, impianto che per il 2013 e il 2014 senza lavorare ha fruttato alla OLT 45 milioni di euro/anno mentre per il 2015, l’Autorità per l’energia e il gas ha stimato che l’onere per la collettività sarà di 83 milioni di euro.
É evidente che se un grosso gruppo industriale si muove, arrivando anche a sollecitazioni rivolte all’intero Consiglio Comunale, non lo fa gratis.
Sta forse in questo la risposta alle domande di cui al nostro precedente comunicato del 15/09/2015? Non lo sappiamo, ognuno però deve conoscere tutti i limiti al contorno per poter esprimersi. La questione energetica e quella, più in generale, dell’industrializzazione, si affrontano in ben altro modo”.
COMITATO ASSOCIAZIONI OPERANTI NEL SOCIALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DI CAPITANATA E DEL GARGANO
Mi ricordo “Via l’Enichem… c nua iè!!” e poi la fame!
Comitato fatto da lavoratori statali… poveri manfredoniania
Ecco qua, la Verità anche se a piccoli passi viene sempre a galla. Sono tanti i soldi in palio…. e questi fanno gola in primis alla società che pur di raggiungere l’obiettivo mette in campo tutte le azioni utili allo scopo….. Sempre la stessa storia… Sempre la stessa Italia….sempre le stesse categorie di attori…. A quando la svolta ?