Non poteva esserci più appropriato scenario della Esposizione universale di Milano per celebrare il 120esimo compleanno della “Olearia Clemente”, l’azienda che simboleggia e promuove con l’olio garganico, la tradizione, il lavoro, la creatività, l’intraprendenza, l’orgoglio della gente del sud, del Gargano in particolare. E’ stata invitata a partecipare all’Expo Milano 2015 e ad esporre i suoi prodotti nel padiglione del Gruppo Intesa San Paolo, Official global partner della manifestazione, selezionata tra 400 aziende di eccellenza italiane. Un riconoscimento di grandissimo valore commerciale, ma anche etico e culturale, che si aggiunge ai tantissimi attribuiti alla Olearia Clemente in tutti questi decenni di laboriosa attività.
Quella della Olearia Clemente è la storia straordinaria di una attività antica quanto il Gargano legata ad un suo prodotto di eccellenza, l’oliva appunto, ma è soprattutto la storia di una famiglia che ha saputo attraverso quattro generazioni valorizzare quel prodotto naturale che il sole e il mare garganico hanno reso unico. E’ stato un divenire continuo, una crescita ragionata, uno sviluppo esponenziale, frutto di un lavoro impegnativo, inciso nel DNA dei componenti di una famiglia che di padre in figlio si sono tramandati la passione per una terra meravigliosa, la cura di un frutto eccezionale, l’operosità fatta di sacrificio e ingegno.
Una storia esemplare che principia nel 1895, centoventi anni fa appunto, in un capanno adagiato quasi sulla riva della baia di Mattinata a quell’epoca molto più aderente all’idea poi tramandata, di una farfalla bianca disegnata da case dal tetto spiovente. E’ li che il capostipite Berardino Clemente estrae dalle olive appena colte dagli alberi secolari cari ad Athena, che inondano la piana, quel nettare degli dei dal color dell’oro, dalla vivacità garganica, dal profumo accattivante. Ma non si limita a produrlo, pensa anche a commerciarlo. Ma come fare dal momento che le vie di comunicazione terrestri scarseggiano o sono completamente assenti? Il dinamico Berardino non si scoraggia e si dota di una flottiglia di barche a remi con le quali trasporta il suo olio al porto di Manfredonia, allora fiorente scalo di traffici marittimi.
La storia prosegue aggiungendo pagine a pagine col Michele figlio di Berardino e quindi col nipote Berardino ed oggi col pronipote Michele: quattro generazioni (ma è già pronta la quinta con un nuovo Berardino). Quel capanno non esiste più. Oggi l’Olearia Clemente ha sede in uno stabilimento costruito nell’area industriale di Coppa del vento, ma non c’entra affatto col contratto d’area: Michele II con quell’intuito evidentemente dono di famiglia, acquistò un’area a pascolo negli Anni settanta. E’ un’azienda moderna, tecnologicamente avanzata, razionalmente organizzata diretta dai quattro fratelli: Michele (presidente), Antonello (produzione), Carla (amministrazione), Ilenia (rapporti commerciali).
Un’azienda ultranazionale “presente – annota il direttore commerciale Raffaele Di Sabato – nei vari mercati internazionali fra i quali Cina, Giappone, Corea, Israele, Canada, Inghilterra, Francia, Germania”. Chiaramente indicativi alcuni numeri: 16mila Kg di olive molite all’ora; due milioni di olio stoccato; 18mila bottiglie/ora nelle diverse linee di produzione. Non manca la ricerca: in collaborazione con le Università di Foggia e Bari ha presentato il progetto “Proeva” per lo studio e la produzione di oli aromatizzati e surgelati.
Michele Apollonio