“Se si interviene sull’assetto istituzionale di un ente, sia pure non formalmente ma in modo sostanziale, è doveroso agire adottando lo strumento legislativo. Nel caso del nuovo modello di organizzazione della pubblica amministrazione, predisposto da Emiliano, nutro il legittimo dubbio che si tratti di una modifica che incide sull’assetto istituzionale e che non sia, quindi, opportuno approvarla con delibera di Giunta regionale piuttosto che con una legge, coinvolgendo la massima assise, ovvero il Consiglio. Pertanto, chiedo formalmente all’Avvocatura regionale di esprimere un parere a riguardo”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Il modello Maia –prosegue- che sostituisce l’attuale assetto organizzativo, è da considerarsi certamente di stampo verticistico, ma non intendiamo entrare nel merito dell’efficienza di un sistema siffatto. Ciò che, invece, desta più di una perplessità è il potenziamento (di fatto) dei poteri del management che guiderà i dipartimenti: si ha, infatti, la sensazione di un depauperamento di funzioni, poteri e facoltà assessorili in favore delle figure scelte “intuitu personae” dal presidente. Sono scelte politiche, discutibili oppure no. Ma se Emiliano intende modificare nel concreto l’assetto istituzionale, è bene che lo faccia con una legge approvata dal Consiglio regionale. Peraltro, e non è secondario, a sostegno di questa tesi vi è l’istituzione di una figura sconosciuta allo Statuto della Regione Puglia fino ad oggi: quella del segretario generale. Si possono creare nuove figure istituzionali apicali per delibera di Giunta? Si possono ridurre, sia pure non formalmente, i poteri degli assessori, senza adottare lo strumento legislativo? Non vorremmo iniziare malissimo la legislatura, creando precedenti non troppo virtuosi. È dunque il caso –conclude Gatta- che l’avvocatura si esprima a tutela del principio di legalità e trasparenza nella pubblica amministrazione, con l’auspicio che lo faccia in tempi celeri”.
Salve.
“…lo si potrebbe scrivere anche di mattina…”
Dio guarisce e il medico è ringraziato…
Sembra un richiamo alle “radici di sistema”, anche nello stesso assetto amministrativo organizzativo previsto…
un “campanello d’ allarme locale” anche uno a livello regionale…
Speriamo che il bene comune delle famiglie (genitori, figli…) sia
sempre il centro delle varie manovre politiche…ricordando una verità antropologica umana, probabilmente già conosciuta giuridicamente ai ” tempi di Pilato”…
Sicuramente la frequenza della Messa domenicale, una confessione costante, e un ripartire nel proprio dai comandamenti e precetti evangelici, può aiutare ad avere una visione maggiormente realistica e completa della realtà, permettendo una calma tale da riportare in superfice della propria memoria le conoscenze ed esperienze proprie della fattispecie concentrandosi oltre che sull’ efficienza, anche sulla legittimità delle decisioni, che possano garantire la salvaguardia di tutti.
Vi ringrazio per l’ attenzione e la possibilità d’ intervento…
ricordo la fede in Gesù Cristo figlio di Dio (senza la fede si perde tutto)…
Domenico Pio La Forgia.