Venerdì 15 Novembre 2024

"Largo ai giovani", manager sipontino Lagattolla ricevuto in Municipio

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Mirko Lagattolla, giovane manager sipontino che si sta affermando fuori dai confini nazionali, ricevuto in Municipio dal sindaco Riccardi, che dice: “Il problema non è la fuga di cervelli, ma l’incapacità di farli tornare in patria”.

Quando tornano, se tornano, lo fanno con occhi nuovi, obiettivi precisi, nuove capacità relazionali. Sono giovani, autonomi, chiacchierano poco e sono concreti, innamorati dell’Italia più di quando l’hanno lasciata. Tornano con ancora più voglia di partecipare e di lavorare, hanno voglia di sentirsi utili e apprezzati. Loro sono i cosiddetti ‘cervelli in fuga dall’Italia’. Una descrizione che può essere riferita anche a Mirko Lagattolla, giovane sipontino ricevuto dal sindaco Riccardi nella giornata di ieri, mercoledì 26 agosto 2015, che si sta facendo apprezzare fuori dai confini nazionali, seppur non disdegni affatto di cimentarsi anche in patria quando vi sono le condizioni per farlo.

Mirko, il cui papà Mauro è stato insignito recentemente dell’onorificenza di Cavaliere al merito ed è funzionario della Guardia Costiera di Manfredonia, non ha indugiato e ha cominciato a viaggiare per il mondo, dopo essersi laureato con lode, ricevendo sempre più riconoscimenti. Affermazioni tali da permettergli una rapida scalata nella General Electric Aviation, l’azienda più importante, a livello mondiale, nella produzione di motori aeronautici.

Riccardi, che ha voluto una Giunta comunale la cui età media è decisamente bassa, allo stesso modo con cui ha voluto un giovane amministratore unico per l’A.S.E., ha affrontato più volte il tema dell’andare via o restare, concludendo che esiste una terza via: andare via e poi tornare, spostando l’attenzione, quindi, dal concetto di fuga a quello di circolazione dei cervelli, se non altro per evitare di pensare che la soluzione sia impedire ai giovani brillanti di partire.

Se ne parla ormai da anni, ma la problematica dei ‘cervelli in fuga’ resta di stretta attualità nel nostro Paese. Gli ultimi Governi hanno provato a incentivare il ritorno in patria di giovani brillanti, ma “L’esigenza di vivere dove merito e competenze sono valorizzati resta l’ostacolo più arduo sulla strada del loro ritorno a casa”, a detta del sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi.

“E’ importante rilevare che il danno per l’Italia non è la partenza verso l’estero dei suoi cervelli migliori. L’esperienza in un altro Paese – considera Riccardi – arricchisce professionalmente, umanamente e intellettualmente la persona che parte, il Paese che la accoglie, così come quello di provenienza in caso di ritorno. L’anomalia italiana risulta, però, nel saldo tra ‘cervelli’ che se ne vanno e quanti tornano. E’ soprattutto in quest’ultimo caso – conclude il sindaco – che il problema diventa rilevante e mostra come la questione non è tanto la ‘fuga’ ma l’incapacità di attrarre di nuovo e far tornare qui risorse umane che sarebbero vitali per noi tutti”.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia

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