Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato nel primo pomeriggio di Ferragosto lungo i tornanti della strada SP 55 tra Manfredonia e Monte Sant’Angelo.
L’incendio ha distrutto circa 30 ettari di vegetazione mista tra macchia mediterranea e pineta.
Sul posto sono intervenuti per lo spegnimento: il Corpo Forestale dello Stato, che ha coordinato le operazioni, due squadre dei Vigili del Fuoco, operai dell’ARIF e volontari di Protezione Civile della PASER di Manfredonia, dell’UGR 27 di Monte Sant’Angelo e della SM27 di San Marco in Lamis, questi ultimi provenienti dal presidio antincendio boschivo di Jacotenente.
La zona vasta e impervia dell’incendio ha reso necessario l’intervento di due aerei Fireboss che hanno effettuato decine di lanci.
Le fiamme hanno lambito in più punti la Provinciale e la circolazione è stata interdetta fino alla fine delle operazioni di spegnimento, che si sono concluse solo nel tardo pomeriggio.
Associazione P.A.S.E.R. “Ferdinando Imhoff”
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Il danno prodotto dal fuoco sul suolo è molto variabile e dipende, in primo
luogo, dalla superficie considerata, dal periodo di ricorrenza degli incendi,
dalla loro intensità e dalle condizioni metereologiche successive
all’incendio. Il fuoco di bassa intensità favorisce la diversità strutturale e
floristica di varie tipologie vegetali naturali e antropiche In altre
condizioni può diventare una forza distruttiva in grado di degradare un
ecosistema con perdite irreversibili di diversità e di suolo
Gli incendi su versanti molto ripidi durante i periodi di forte siccità
possono portare a fenomeni di erosione con perdita irreversibile di suolo.