Venerdì 8 Novembre 2024

Deposito Gpl, Energas: "Pronti a dibattito pubblico. Noi siamo per sviluppo del Sud"

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La nostra Azienda esiste dal lontano 1936 ed opera nel settore del GPL da quasi 80 anni garantendo serenità e sviluppo a tutti i suoi dipendenti.

Siamo tra le prime 5 società in Italia: quelle che ci precedono, a differenza nostra, sono a capitale pubblico ( Eni ) o straniero ed è pertanto forte l’orgoglio di essere leader in Italia, consapevoli della nostra matrice e natura meridionale.

Sono trascorsi 150 anni dall’Unità Nazionale ma il nostro Paese rimane ancora a due velocità. Proprio in questi giorni è divampato forte il dibattito sul tema. Il Mezzogiorno da sempre si è proposto come opportunità strategica e di questo ne hanno profittato imprenditori del Nord che attraverso l’impiego di soldi pubblici, finanziamenti europei e contratti d’area hanno aperto aziende sfruttando territori e risorse NOSTRE ma, è storia nota a tutti, che alle prime difficoltà, non avendo investito soldi propri ed avendo realizzato un proprio tornaconto, sono andati via.

Per il progetto GPL di Manfredonia furono stanziati circa 18 miliardi delle vecchie lire con contributi europei. Ne furono incassati 1/3 ma per i motivi a tutti arcinoti, furono TOTALMENTE restituiti.

Oggi, nonostante la totale assenza di fondi pubblici e contributi europei, solo ed esclusivamente per la volontà di un IMPRENDITORE MERIDIONALE e per un forte senso di giustizia, è grande la volontà dell’Energas di realizzare il proprio progetto, più che mai attuale, anche alla luce dei pareri tecnici e ministeriali che via via stiamo ottenendo e che garantiscono a tutti, tutti gli aspetti di sicurezza e operatività.

L’Energas, inoltre, si è resa disponibile a riattivare con SOLDI PROPRI, il pontile n° 5 del porto industriale di Manfredonia, bene pubblico demaniale, investendo pertanto su di una struttura rispetto alla quale avrà solo una concessione. Probabilmente questa azione darà il via alla realizzazione dell’intero progetto di ripristino delle banchine aprendo nuove fonti di sviluppo restituendo al territorio una infrastruttura oggi inutilizzata.

Ci sta molto a cuore realizzare questo progetto. Ed il consenso popolare è parte fondamentale di tutto ciò. Se non riusciremo a spiegare le nostre ragioni e se non sarà chiara alle amministrazioni locali l’opportunità di sviluppo che intendiamo dare al territorio di Manfredonia, saremo costretti ad investire i nostri capitali nell’Italia settentrionale contribuendo, con enorme rammarico, al gap economico, sociale ed industriale tra Nord e Sud.

Questa campagna di disinformazione, infatti, ha acceso su di noi positivi riflettori da parte di operatori del settore dell’Italia centro/settentrionale pronti ad accoglierci per la realizzazione di progetti analoghi a quello di Manfredonia tra l’altro già ben avviati avendo infatti completato la fase procedurale ed autorizzativa.

Pertanto l’Energas si augura di poter trovare la stessa responsabilità da parte degli Amministratori pubblici e della popolazione di Manfredonia.

In caso contrario, con grande rammarico saremo costretti a indirizzare i nostri investimenti sulle iniziative che si stanno avviando nell’Italia Centro / Settentrionale continuando a vedere, con dispiacere e frustrazione i nostri giovani del Sud, costretti a cercare lavoro proprio presso quegli stessi depositi su cui, frettolosamente, i mezzi di informazione si sono accaniti con una campagna denigratoria.

E’ intenzione dell’Energas, attraverso il suo Presidente e lo staff dirigenziale, a partire dal mese di settembre, aprire un dibattito pubblico invitando l’Amministrazione, le parti sociali, politiche e soprattutto la popolazione di Manfredonia, al fine di presentare il progetto rappresentando tutte le nostre più valide argomentazioni.

Siamo altresì pronti a confrontarci con dei tecnici di vostra fiducia per accogliere tutti quei suggerimenti utili per la realizzazione di un deposito a sicurezza totale, anche oltre le norme che regolano la costruzione e la gestione di questo tipo di attività.

Questo è lo spirito che anima la nostra Azienda protesa a cogliere le opportunità di sviluppo del nostro Sud.

Comunicato stampa Energas

 

Articolo presente in:
News
  • Perché no! Un confronto tecnico serio tra le parti contrapposte può certamente chiarire molti aspetti. Purtroppo credo che non si arriverà mai ad un confronto in quanto le motivazioni del “NO” sono piuttosto deboli e pretestuose. Poi c’è anche da dire che nessun Consulente Tecnico esperto in Sicurezza Industriale sarebbe disponibile a sostenere le tesi del “NO”. Quindi è meglio evitare confronti per evitare di fare l’ennesima brutta figura.

    adautto 11/08/2015 20:38 Rispondi
  • Ritengo che sia buona educazione accettare il confronto proposto da ENERGAS. Ognuno porti il proprio contributo per creare un confronto serio e non basato su preconcetti, come accade su queste pagine. Ci dovrà pur essere un Consulente Tecnico, un Docente Universitario esperto in materia di sicurezza industriale che possa confutare le affermazioni di ENERGAS. Io invece penso che si voglia volontariamente evitare il confronto proprio perché le motivazioni “contro” sono piuttosto deboli.

    ADAUTTO 11/08/2015 19:44 Rispondi
  • Quello che voi chiamate imprenditore meridionale,NON CE LO BEVIAMO!Abbiamo già un vissuto in merito.Di prestanomi più o meno di temuta fama ne abbiamo visti molti a Manfredonia,ci bastano già quelli che abbiamo.Il canto delle sirene non ci fa più effetto:siamo stati già cotti e “sfracendati”,come si dice qui.La energas(notate il minuscolo)sta alla Q8 ,come satana sta al diavolo.Abbiamo l’esperienza dei francesi e dell’uomo locale,siete arrivati tardi.Di cimiteri industr.siamo pieni,di pseudo Masanielli,siamo pieni.Andate,andate.

    mario 11/08/2015 16:50 Rispondi
  • Io non capisco questo regalo che vogliono farci questi tre’napolitani,non c’e’ forse il mare anhe a napoli?bene questo regalo portatelo a napoli.

    pensionato 11/08/2015 14:56 Rispondi
  • C’è una arroganza nelle risposte impressionante: tutti certi di interpretare la volontà popolare. Chiediamo tutti di indire un referendum in modo che poi, se il comune di Manfredonia deve pagare danni, tutti lo sappiamo. Se il comune cambia destinazione d’uso dei terreni, credo che Energas chiederà i danni. La causa durerà x anni ed il prossimo sindaco, che dovrà pagare i danni, aumentando le tasse, dirà che lui non c’era come Riccardi addossa la colpe del contratto di area a Campo e questi a Prencipe anche se tutti sono dello stesso partito.

    Francesco 11/08/2015 11:49 Rispondi
  • vA bENE eNERGAS PARLAIMO , MA NON CON VOI SCARTINE: VOLGIAMO I DIRIGENTI DI Q8 eUROPA E Q8 ITALIA A MANFREDONIA, VOGLIAMO LA GENTE CHE CONTA NON 3 NAPOLETANI

    vA BENE PARLIAMO 11/08/2015 11:31 Rispondi
  • Veramente seconodo AssoGasLiquidi siete dodicesimi in Italia ossia ultimi, con una gestione di capienza di soli 5.000 mc. COn questo impianto diventereste i primi…un bel salto di qualità. Peccato che molo 5 non sia agibile come dovrebbe e che la CITTA NON VI CUOLE

    il bello viene ora 11/08/2015 11:29 Rispondi
  • Questo è il vero e sano sviluppo economico-produttivo-energetico-logistico eco-social-sostenibile di cui ha bisogno il nostro territorio insieme alle varie attività turistiche. https://www.youtube.com/watch?v=49NZPki4gR8.

    FRANCESCO BRUNETTI 11/08/2015 9:40 Rispondi
  • Ma perchè c’è tanta ostinazione a realizzare il depostito proprio a Manfredonia? Ci è stato ordinato dall’Alto? E’ scritto nella costituzione che tutte le porcherie e veleni devono trovare casa a Manfredonia? Forse perchè c’è il mare? Andate a farlo a Mattinata o Vieste oppure Peschici. Anche lì c’è il mare. Si costruirebbe anche un grande porto industriale e garantirebbe tanto lavoro a tantissima gente… come sostenete voi. Noi non volgiamo regali di questo genere stiamo bene così come stiamo e siamo ben consapevoli delle nostre azioni e di quello che sosteniamo. Non crediamo minimamente che ce ne pentiremo in futuro. Ci stiamo pentendo, ionvece, delle scelte scellerate e inconsapevoli fatte negli anni addietro.

    teo morlino 11/08/2015 9:14 Rispondi
  • Grazie!Il dibattito ve lo portate a casa,Non ci interessa minimamente.Non abbiamo alcun bisogno vostro!E smettetela una volta x tutte!!!NOI MANFREDONIANI,abituati a regali velenosi,rifiutiamo questi altri regali!Dio vi benedica,ma sparite I M M E D I A T A M E N T E da questa sacra terra.Non vi vogliamo,ne’ gratis,ne’ con tanti soldi,ne’ con parole “ad effetto mirabolico!”.Sparite,E’ CHIARO?
    Lo chiedo nel Nome Onnipotente di Dio!
    vincenzo d’onofrio-Manfredonia

    vincenzo 10/08/2015 21:13 Rispondi
  • ah ah ah adesso si comprano anche la stampa. Tutto prevedibile. Sig. Sindaco Riccardi noi il deposito a manfredonia non lo vogliamo. Quale pubblico dibattito

    luigi 63 10/08/2015 20:16 Rispondi
  • Il dibattito pubblico può anche esserci, la cosa importante è invitare a tale dibattito anche le associazioni contro,una volta discusso ed essersi confrontati però, bisognerà che si accetti il responso della volontà cittadina, che sia positivo o negativo.

    antonella 10/08/2015 18:51 Rispondi
  • È inutile che continuino a mandare comunicati stampa… Dovete andare via

    Manfredoniano 10/08/2015 18:09 Rispondi
  • Qui è casa nostra e comandiamo noi chi faare entrare e chi no!

    teofilo 10/08/2015 18:07 Rispondi

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