L’assenza della presentatrice e poetessa Lina Fiale, al Concerto d’estate “Musica e poesia…voci dell’anima” della Lino’s Band, tenutosi lo scorso 4 agosto a Siponto, giunto alla quarta edizione, si è sentita.
L’abbiamo contattata e con molta disponibilità ci ha accolti in casa sua.
Nei suoi occhi abbiamo visto tanta serenità e gioia, la gioia perché ha avuto la possibilità di esporci il suo programma della serata del concerto mancato, ma anche un po’ di tristezza perché pensava ai tanti amici che l’hanno aspettata invano.
Le abbiamo chiesto: “Lina raccontati” e lei con il programma della serata scorsa, rigorosamente preparato da lei, ha recitato la poesia con la quale avrebbe dovuto iniziare lo spettacolo: Parlo a Dio…
Ci racconta che sin da piccola scriveva, anche sulla carta igienica, per lei la poesia è dono.
Proprio come quando compose la poesia “Se ti accorgi”, con la quale vinse il Premio Re Manfredi, una notte si alzò per andare in bagno, li trovò una matita e mise giù dei versi stupendi, proprio sulla carta igienica.
Questa poesia termina con questi versi:
…se ti accorgi di un amico
bacialo in fronte e tienilo stretto
…se ti accorgi di tutto questo
hai trovato Dio stesso!
Le sue poesie vanno alla ricerca costante e infinita di Dio, e dice che lo troviamo dentro di noi… soprattutto quando perdoniamo…
Nella vita ha sempre scritto…e ricorda quando in quinta elementare, aveva terminato il tema per il passaggio in prima media, quando si accorse che una compagna stava piangendo…dopo aver capito il problema, le cede il suo elaborato e ne scrive un altro per se stessa.
Continua dicendo che non bisogna essere avari dei doni che Dio ci ha dato, come nella parabola dei Talenti, bisogna farli fruttare.
Sicura di se stessa, ma mettendosi sempre in discussione ha fatto con gioia questo lavoro…lei lo ha chiamato lavoro, perché era diventato un lavoro, una febbre nelle mani…doveva scrivere di continuo…
Gli occhi di Lina a questo punto si riempiono di lacrime e ci dice di guardarle le mani…sono tremanti…e non può più scrivere… ma ha trovato due mani sostitutive. Questo ci rammarica molto!
Ha voluto terminare la chiacchierata leggendoci il finale di uno dei suoi libri:
“… quando il tempo
avrà segnato profondamente i nostri visi,
e il sorriso si confonderà con il pianto,
null’ altro sarà più bello dei ricordi
questi momenti allora avranno supremazia su tutto
poiché il loro essere stato un’unica parola AMORE
parola che dimostra un nostalgico pensare
che solo lei
cancellando ogni dubbio
ci afferma che siamo fatti per davvero
a immagine e somiglianza di Dio.
A questo punto ci siamo dette arrivederci a presto, con tanto ancora di inedito della nostra amata concittadina Lina.
Francesca Finizio