Manfredonia Nuova esprime sincera soddisfazione per la posizione presa dall’Avv. Franco La Torre, del PD, contro l’istallazione dei serbatoi Energas. E non vanno neanche sottaciute le dimissioni, dalla segreteria, di una giovane esponente dello stesso partito, per smuovere le coscienze assopite e dedite solo ai marchingegni politici, anche su questioni gravi come questa. Ora si attende che tutto il PD, consapevole finalmente del grosso rischio che corre la città, prenda coralmente la sua decisione e dica “NO” alla vera e propria bomba ambientale, capace di un potenziale tale da poter cancellare Manfredonia, insieme a tanti altri Comuni, dalla faccia della Terra, in seguito ad errore umano o eventi terroristici.
Alla luce dei due importanti segnali politici anzidetti, va dato forte riconoscimento a tutti i cittadini della nostra splendida città, che hanno subito compreso il pericolo a cui andiamo incontro ed espresso in maniera imponente la propria opposizione a questo ulteriore “regalo” che ci vorrebbero fare. Senza la forte reazione popolare, che continua anche in questi giorni, queste prese di posizione, e le altre che sicuramente verranno, non sarebbero state possibili. Tali crepe, nel fronte granitico dei partiti, non sarebbero state concepite e si sarebbe continuato a portare il can per l’aia, con un silenzio che non sarebbe stato sicuramente d’oro, ma gravemente colpevole e correo.
Siamo anche convinti, come dice l’Avv. La Torre, che Manfredonia abbia “un ruolo fondamentale al fine di evitare la realizzazione del deposito di gpl in località Spiriticchio”. Per questo non abbiamo mai condiviso le affermazioni di chi diceva occorresse prima attendere le decisioni provenienti da Roma. Siamo altresì persuasi che la “via politica” sia importante e, per questo, ci aspettiamo molto di più dai nostri rappresentanti regionali: gli Avv. Paolo Campo e Giandiego Gatta, finora silenti; l’on. Michele Bordo, che ha espresso, a titolo personale, il proprio parere negativo sull’Energas, ma vorremmo si attivasse a livello parlamentare, se davvero vuole dare una mano acché non s’avveri lo sciagurato progetto contro la città; l’Amministrazione comunale, perché rifletta a pancia piena e cervello uguale, perché la fame di lavoro, spesso usata da politicanti spregiudicati, ha già creato molti guasti nella nostra città.
Usiamo tutte le strade, quella politica, quella urbanistica, il ricorso alla Magistratura, forse un po’ troppo distratta da altri fronti d’indagini. L’unica cosa che non condividiamo è l’affermazione dell’Avv. La Torre, che ”la sola contrarietà della popolazione non potrà incidere sulla decisione finale”. Ce lo dicevano anche quando ci opponevamo all’attracco delle navi dei veleni, ma non li abbiamo ascoltati, vincendo quella incredibile battaglia contro tutti.
Noi vogliamo affermare che, su tali questioni, deve essere ascoltato il popolo. Se il popolo cessa la sua lotta, tutti le altre leve del potere si fermano. Anche questo ci ha insegnato il passato. Quando l’eroica lotta della nostra popolazione contro l’EniChem cessò, e ci mettemmo nelle mani delle istituzioni, fummo traditi: i sindaci tornarono a “fare i sindaci”, i rappresentanti politici locali, provinciali e regionali tornarono a starsene zitti; i parlamentari, nessuno escluso, pensarono ai loro esclusivi interessi, dimenticandosi della città. Cessata la spinta popolare, Manfredonia fu invasa da altre promesse ed abbagli; lo Stato ha sborsato una montagna di danaro, per far insediare i contratti d’area nella meravigliosa piana di Macchia, ricca di risorse e bellezza. Di quei soldi solo una minima parte finì nelle tasche dei lavoratori; dopodiché i papaveri sono tornati a fare i papaveri ed hanno lasciato sul territorio i capannoni abbandonati.
Solo la mobilitazione popolare può assicurare il successo della lotta. Noi sapremo operare con perseveranza a livello istituzionale, la nostra disponibilità sarà massima, ma senza mai rinunciare, neanche per un minuto, a chiedere alla gente di lottare con noi, per difendere il futuro della nostra città tranquilla, forse troppo tranquilla.
Comunicato stampa Manfredonia Nuova