“I due consiglieri comunali del Movimento E.S.T. (Equità, Sviluppo e Trasparenza), il movimento politico legato al neo governatore della Puglia Michele Emiliano, dichiarano il loro “no” deciso alla realizzazione del progetto dell’Energas”. Questo comunicano Michele La Torre e Alfredo De Luca, consiglieri del movimento politico.
“Il progetto di Energas, che si basa su false affermazioni della VIA e sul non rispetto dei vincoli ambientali (del Piano di gestione della zona SIC-ZPS Valloni e steppe pedegarganiche e del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) e di sicurezza (tra cui la corretta informazione dei cittadini prevista dalle Direttive SEVESO), non ci convince ed esprimeremo in consiglio comunale il nostro fermo NO. Riteniamo necessario far tesoro del nostro passato, denso di accadimenti negativi che non hanno consentito un vero sviluppo economico della nostra città”.
“Non dobbiamo avere indecisioni e dobbiamo combattere perché non si realizzi a Manfredonia l’impianto di stoccaggio GPL più grande d’Europa. Anche lo Statuto comunale (approvato dal Consiglio Comunale con delibere n.38 e n.60 del 2000) ci dà una linea precisa e contraria al progetto. All’articolo 1 comma 4 dichiara: “il Comune di Manfredonia, riconosce e tutela, come valori fondamentali della comunità, la salute e l’ambiente” ed all’articolo 3 comma 2 – lettera a): il Comune cura e programma la gestione dei beni, la tutela del patrimonio, del territorio e dell’ambiente.Nello stesso articolo alla lettera “C” chiaramente si dice che il Comune tra le sue funzioni cura il Rilancio della vocazione turistica del territorio. Tutto cio conferma l’inadeguatezza del progetto Energas.
“Queste sono le nostre ragioni” – affermano i consiglieri comunali – “la storia, il nostro futuro e la voglia di rinascere ci devono impedire di far realizzare questo scempio a pochi passi da un centro abitato che vorrebbe riacquistare, con molta fatica, il ruolo economico, turistico e culturale di porta del Gargano che le spetta per vocazione. Il nostro primo impegno sarà di far approvare all’unanimità dal consiglio comunale un ordine del giorno in tal senso e di portare il problema ai Comuni vicini ed al Consiglio Regionale pugliese in modo che i nostri motivi di contrarietà (ambientali, di sicurezza e salute e di sviluppo ecosostenibile del territorio) possano essere riportata con forza al Ministero dello Sviluppo Economico ed analizzati con la dovuta attenzione.”
La conclusione dei Consiglieri Consiglieri Comunali e rappresentanti del “Movimento E.S.T.” Michele La Torre e Alfredo De Luca è netta e decisa; “Se il Consiglio Comunale, come ci aspettiamo, risponderà in modo compatto alla nostra proposta di Ordine del Giorno, che in questi giorni proporremo a tutte le altre forze politiche, non sarà nemmeno necessario attivare la costosa procedura del referendum consultivo e potrà essere il primo passo per la vittoria del fronte del NO al progetto ENERGAS”
Il garante dello statuto comunale avrebbe dovuto essere il sindaco, il quale però stante alle sue dichiarazioni non ha affatto fatto riferimento allo statuto comunale….. che dire…. diciamo che è starno che un primo cittadino non conosca lo statuto della sua citta !!!!
Mugugnate pure tanto si farà qui è casa mia e comando io!!
altri comuni gli puo’fregar di meno poiche’il problema interessa solo ha noi di manfredonia,non facciamo come l,anic che gli altri comune prendevono i soldi e’ non il problema che dava ha noi l’anic.