Lavori di “ricostruzione duna” in località Ippocampo: arriva parere non favorevole espresso dal Comitato VIA Regionale nella seduta del 18.06.2015, a conclusione della procedura avviata in data 16.05.2014. Con atto di delibera, la Giunta “prende atto che la chiusura della procedura di VIA con parere negativo non consente l’appalto dei lavori, con gravi conseguenza per la mancata difesa dell’area in questione dalle continue mareggiate, e conseguenti rischi per la salvaguardia della pubblica incolumità, della tutela della salute oltre che del patrimonio immobiliare negli anni realizzato”.
Da qui la decisione di ricorrere, al fine della riforma del citato parere non favorevole, alla remissione della questione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 14 quater, comma 3, della legge 7.08.1990 n. 241 e s.m.i..
Nell’atto si ricorda che con deliberazione G.C. n. 62 del 6.03.2013 veniva approvato il progetto preliminare, redatto dal Settore Urbanistica, relativo agli interventi di ricostruzione della duna in località Ippocampo, dell’importo di euro 2.410.687,70; l’opera risulta finanziata dalla Regione Puglia, con residui di stanziamento anni 2005, 2007, 2009 e 2011, giusta impegno con Determinazione n. 173 del 18.12.2012 del Dirigente del Servizio Regionale Risorse Naturali.
Dopo una serie di pareri favorevoli al progetto, con nota in data 8.04.2015 l’Ufficio Regionale VIA trasmetteva il parere – non favorevole – espresso dal Comitato VIA nella seduta del 7.04.2015 e, contestualmente, convocava per il giorno 20.04.2015 la Conferenza di Servizi decisoria per la presa d’atto dello stesso parere, lettura ed analisi delle eventuali osservazioni del proponente, nonché lettura ed analisi di altri eventuali pareri espressi; con nota in data 30.06.2015 l’Ufficio VIA Regionale ha trasmesso l’ulteriore parere del Comitato VIA, espresso nella seduta del 18.06.2015, con il quale si conferma, in sostanza, il precedente parere non favorevole del 7.04.2015, convocando, ai sensi dell’art. 14, comma 2, della legge n. 241/90 e s.m.i., al fine di addivenire ad univoche determinazioni da porre a base del provvedimento conclusivo, Conferenza di Servizi decisoria per il giorno 13.07.2015.
Graziano Sciannandrone
Da esseri umani occorre chiedersi se la salute dell’essere umano, messa a rischio dai liquami del depuratore di Ippocampo , frammisti all’acqua di mare, vale meno della nidificazione di alcuni volatili, che sta cosia a cuore ai tecnici che hanno esresso parere negativo. Questa e’ disumanita’. Si muova la magistratura, come per lIlva, applicando il penale. La salute e’ un bene primario tutelata dalla Costituzione.
Parere negativo della regione per la ricostruzione delle dune all’Ippocampo.Ha torto o a ragione? .tanti anni addietro ( e chi ha una certa età lo ricorda bene) c’erano delle dune di sabbia naturali da Persichetti e fino a Zapponeta alte da 4 a 5 metri che facevano da barriera alle mareggiate.
Se si andava da quelle parti sembrava di trovarsi nel deserto del Sahara.Dove è andata a finire tutta quella sabbia? <non mi si venga a dire che se lè ripresa il mare.Se rifaranno le dune quanto tempo dureranno?