Quasi 20 gli ettari, caratterizzati da habitat prioritario a pascolo steppico, ricadenti in SIC, ZPS, IBA, contigui al Parco del Gargano e inseriti nel Piano Paesistico: sono previsti 12 grandi serbatoi, parcheggi, edifici, senza contare rete viaria e ferroviaria di servizio, con opere accessorie e 10 km di gasdotto fino al porto di Manfredonia attraverso il mare e la spiaggia di Siponto. E’ un progetto presentato nel 1999 dalla stessa società, allora Isosar. Si concluse con un parere ambientale negativo, ricorsi al TAR e vertenze tra società, istituzioni e Enti vari. Oltre ad ospitare la nidificazione e sostenere specie faunistiche di rilievo e in forte diminuzione, come Lanario e Occhione, quest’area rappresenta una attrattiva per gruppi di Cicogne che si alimentano di ortotteri qui abbondanti.
“Basta ulteriore e inutile consumo di territorio, a maggior ragione in siti di grande importanza come la ZPS in esame, afferma il gen. Giuseppe Marasco Presidente Nazionale CIVILIS Confederazione Europea onlus– nonché Comandante Corpo Nazionale Civilis Engea. La riproposizione di questo vecchio progetto è vergognoso dopo la condanna comunitaria sostenute da vari enti associativi proprio per la distruzione delle stesse zone a causa del malgoverno indotto con il Contratto d’Area”
.Da alcuni mesi la procedura della Valutazione di Impatto Ambientale è in atto presso il Ministero dell’Ambiente, a maggio scorso l’ENGEA Civilis ha trasmesso una nota di protesta e negativa per la realizzazione di tale impianto“ continua MARASCO – oltre che tutela alle incidenze negative sulla ZPS e sull’area Parco, sul cui confine, strumentalmente individuato a suo tempo, insisterebbe questo faraonico sopruso paesaggistico”. I
n via preliminare è stata contestata anche l’illegittimità della stessa procedura di VIA. Infatti emergono inadempienze formali sul rispetto degli obblighi degli avvisi pubblici del procedimento e si registra la indisponibilità dello studio di incidenza, una relazione obbligatoria e ineludibile per verificare gli effetti sulla biodiversità e sulla ZPS ma il proponente rimanda semplicemente a un elaborato vecchio. Anche per quanto riguarda sicurezza e alternative di progetto, la società si limita a rimandare a quanto proposto 15 anni fa.
La CIVILIS ENGEA ha coinvolto il Ministero dell’Ambiente, deputato ad esprimersi sulla VIA, ma anche invita Comune di Manfredonia, Ente Parco del Gargano, Provincia e Regione Puglia per i pareri negativi al procedimento. Da questi Enti la CIVILIS ENGEA si aspetta una seria assunzione di responsabilità con un diniego al progetto. “Diciamo a Energas di fare retromarcia – conclude Marasco – e a rivalutare questo territorio che non può essere considerato ancora con le stesse logiche di 15 anni. E’ nell’interesse di tutti. Anche di Energas, perché il 1999 tre nove al contrario sono tre”sei” 666 il numero del DIAVOLO”.
Addetto Stampa e P.R. Civilis
Copia e incolla, l’arte del Generale… A questo articolo ha cambiato solo il titolo… che barzelletta..!!!!!
Generale ha capito dove sta il problema! Dio le ha dato l’altissimo incarico di rappresentare le forze del bene di questa città non sarò solo nella lotta ma alla fine la sua spada lucente decapiterà le forze del male! Auguri per questa sua nuova battaglia nobile e sacra!
Bravo generale e ora organizzi una vera e grande campagna informativa e operativa contro questa bestialità che Manfredonia non merita. Ora vogliamo fatti e non parole!
Cazz! Il parere autorevole di PEPPINO!
Ora tutti deisteranno a fare il GPL a Manfredonia.
Bravo PEPPINO!! Fatti rispettare!!
No a questo terrificante mostro alle porte della città!!