Pulcinella e Zé Péppe Carnevéle. Due maschere, simbolo di culture diverse, ma uguali nella loro essenza, che rappresentano la meridionalità di due popoli legati da un unico fil rouge: le tradizioni popolari, la giovialità, l’accoglienza e l’autoironia della gente. Questi i valori che Vittorio Tricarico, ideatore e direttore del Teatro Cinque, ha voluto rappresentare nel corso dello spettacolo, dallo stesso ideato: Napoli chiama… Manfredonia risponde. Indiscussa la bravura dei protagonisti che hanno dimostrato talento e professionalità, raccogliendo ampi consensi da parte del numeroso pubblico intervenuto. Di sicuro richiamo anche la location, la piscina del Regio Hotel Manfredi, immersa in una meravigliosa oasi di verde. Un programma variegato che ha visto alternarsi sulla scena cantanti (Antonella Domentini e Lello Quitadamo), musicisti (Nino Calabrese, fisarmonica, Giovanni D’Amato, tromba, flicorno, Matteo De Padova, chitarra basso, Michele Di Napoli, chitarra, Leo Zingariello, tastiere) e attori (Lucia Miucci, Maria Paglione, Paola Fortunato e Vittorio Tricarico). Interessante il balletto con le coreografie curate dalla palestra Mary Style eseguito da: Luigia Trotta, Monica Attanasio, Matteo Troiano, Stefania La Torre, Maria Pia Prencipe e Lorenza Bottalico. Un connubio di musica, barzellette, mottetti, sketches, proverbi, auguri che hanno avvicinato sempre più Napoli alla nostra città. Ospite d’onore il cantante Pino La Forgia che ha interpretato alcuni suoi brani, tra cui il famoso Amore guardami. Per l’occasione ha presentato la sua nuova raccolta. La logistica e la parte tecnica sono state curate da Antonio Di Palma e Antonio Dentellato, i costumi da Nella Fabiano e la regia da Vittorio Tricarico. Durante l’intervallo, la direzione del Teatro Cinque ha offerto ai presenti penne all’arrabbiata accompagnate da un gustoso vino rosso.
Matteo di Sabato