La preoccupazione in città è alta!
La questione Energas entra nel vivo, nella fase finale, poiché la costruzione dell’impianto sembra quasi certezza.
I cittadini, come sempre, sono tenuti all’oscuro di tutto.
Lo strumento, armato dall’ennesimo gioco di potere, muove l’azione su due livelli distinti, unti e scivolosi:
- il Sindaco Riccardi temporeggia l’opinione pubblica nominando, agli inizi di Aprile c.a., il Comitato Tecnico Scientifico, per ottenere un giudizio “ufficiale” riguardo la pericolosità del deposito più grande d’Europa (000.000 di litri di Gpl).
Lo stesso Riccardi affermava:<<nel caso in cui da questo lavoro di indagine partecipata, attraverso il comitato, dovesse risultare pericoloso l’impianto in questione, non solo non lo consentiremo, ma ci opporremo con tutti i mezzi di cui disponiamo>>.
- L’Energas, intanto, accelera il più possibile i tempi burocratici per essere autorizzata e ammette che, nella conferenza di servizio che si terrà a breve scadenza presso il MISE, verrà rilasciata regolare autorizzazione a procedere.
A noi cittadini questo non piace!
Perchè il tempo sta per scadere.
Perchè questo è un affare privato.
Perchè ci sono dentro i nostri soldi.
Perchè le istituzioni sono incapaci di individuare e difendere i nostri interessi.
Preferiamo, quindi, tutelare l’interesse generale da quello individuale.
Per questo lottiamo a favore della salute pubblica, della bellezza paesaggistica di quell’area, con il suo equilibrio ambientale, che le dona integrità territoriale, da ripercorrere con la storia di quei luoghi, dalla costa alla montagna.
L’immagine della città, la possibilità concreta di uno sviluppo sostenibile unitamente alla valorizzazione delle antiche masserie, individuerebbe tutte quelle qualità generali, che verrebbero annientate da questo mostro industriale Energas.
Non rimarrebbe più nulla, se non l’interesse privato!
Pioggia di monetine grazie ai fondi pubblici messi a disposizione dal primo Protocollo del Contratto d’Area, quale finanziatore del progetto.
Mentre si consumava l’ennesimo finanziamento pubblico, in altre stanze, l’amministrazione Comunale di Manfredonia, confermava, nel PRG del 1998, come destinazione d’uso INDUSTRIALE quei ventidue (22) ettari, oggi, prossima culla di questo mega deposito.
Un’area vergine, particolare e d’interesse comunitario.
In aiuto al Comitato Tecnico, invitiamo a leggere l’allegato 1 Parte 1, che delucida sulle direttive della legge Seveso 2, dove è specificato, in maniera cristallina, che depositi Gpl della stessa capienza (150 volte superiore alla norma), diventano, naturalmente, pericolosi per la popolazione.
È la stessa legge italiana a considerare Energas a forte rischio di incidente rilevante.
Per questo ENERGAS sarà obbligato a presentare il classico piano di emergenza esterno, che istruirà la popolazione circa il comportamento da adottare in caso di scoppio.
Dopo, sarebbe opportuno dare un’occhiata alla carta Geologica allegata al primo progetto ISOSAR, dove si evidenziano faglie attive a, nemmeno, un chilometro di distanza dal sito.
Ci chiediamo, infatti, in caso di terremoto come si comporterebbero quelle faglie?
Potrebbero crearsene delle altre, con conseguente attraversamento dell’area dove verranno posizionati i dodici (12) serbatoi? …Cosa succederebbe?
Il Mise ed il Comitato sono a conoscenza di questa preoccupante attività sismica?
Ma, una domanda su tutte: il Sindaco di Manfredonia, dov’è?
Oggi, è lui, come primo cittadino, che dovrebbe scendere in strada; non sappiamo se mai lo farà ma ne dubitiamo.
L’ambiguità della questione è palese e offriamo quindi alcuni suggerimenti:
- assegnare la destinazione d’uso AGRICOLO all’area in questione, approfittando della discussione aperta sul PUG;
- in caso di mancanza di volontà politica o, peggio, di scuse riguardanti i soliti tempi strettissimi, pensiamo sia utile una raccolta firme per promuovere un Referendum Popolare Consultivo.
Domani 3 luglio 2015 dalle ore 19:00 saremo in Piazza del popolo per fornire tutte le informazioni utili alla cittadinanza.
Questa volta decideranno i cittadini!
Meetup Sipontini 5 Stelle in Movimento
I referenti occulti o meno occulti per ora sembrano essere un paio ma ovviamente potrebbero essere il braccio armato ola manovalanza dei grandi burattinai romani. Sono esseri che non amano Manfredonia e i figli di Manfredonia. Se Manfredonia, si ribella, lotta unita, la battaglia sarà vinta e nel contempo sarebbero smascherati gli scellerati manovratore di questo spaventoso progetto.
Un buon geologo senza “condizionamenti” non darebbe mai parere favorevole, tanto per cominciare…
Diamo risalto con manifestazioni costanti, istituire un comitato “NO DEPOSITO GPL ENERGAS”, cortei, interessamento di testate giornalistiche nazionali, convegni con esperti e docenti universitari, politici di tutte le compagini in campo, al fine di capire quali sono i referenti di tale iattura in maniera incontrovertibile….
Attuare il detto…. la lotta dura vince sempre…..
https://www.youtube.com/watch?v=rElghPCI8m4
Non mi fido, qui c’è una cricca del gas che è capace di tutto pur di raggiungere i suoi scopi, non abbaocchiamo ai pistolotti dei comitati della sicurezza etc. Questo insediamento è pericoloso forse più di una mega centrale atomica non la vogliamo!!! Manfredonia non la vuole! Probabilmente un desiderio “Occulto” di un gruppetto di persone al potere. La città e nostra e non loro!