Gentile direttore,
comprendo che il mare è un elemento naturale e vivo ma credo che così come si rendono agibili e pulite le strade cittadine quotidianamente la stessa cosa dovrebbe essere fatta con le spiaggie molto frequentate in questo periodo. Mica avanza qualche dipendente pubblico parcheggiato sotto un condizionatore di aria condizonata che gli si possa affidare il compito di pulire le spiagge libere (pochissime) tutte le mattine? Non è un gran lavoro, basta un rastrello.
Le invio qualche foto che dicono tutto.
il bello viene ora.
Ecco cosa prevede la delibera circa gli interventi da farsi alle spiagge libere per la modica cifra di € 35.000,00. Non ho intravisto a chi vanno i soldi e chi deve fare i lavori/interventi:
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI da farsi giornalmente da giugno a settembre:
1. Intervento giornaliero di raccolta a mano di materiale inerte differenziato
2. intervento di erpicatura e fresatura e vagliatura
3. intervento di disinfezione e disinfettazione
4. installazione cartellonistica
Quindi cari frequentatori delle spiagge libere sappiate che siete trattati bene…. checché si dica….. Domanda spontanea: ma chi vigila se viene fatto/attuato, sicuramente qualcuno all’incasso si presenterà per prendere i soldi….. pubblici ?
Con le nostre tasse paghiamo una ditta che dovrebbe” fare la pulizia delle spiagge.
http://www.cittaconnessa.it/albo/scheda_atto.php?Rif=16467
Chi scrive non hai messo mai il becco semplicemente fuori dal Gargano.
Sapete che questo fenomeno è presente anche in mari tropicali? Ed anche li rimangono a riva fino a che lo stesso mare non se le riprende?
Da schif di mare… Cari amministratori perchè non intervenite sulla Camera di Commercio di Foggia che domani attiverà il wi fi gratis in tutte le spiagge del Gargano meno che sulle nostre??? Manfredonia è Gargano o è Cerignolano ofantino?????
Giusto Matteo allora aiutiamo il mare e rigettiamo le alghe!
Turismo saltami addosso!!!
Perché pagare ditte. Questi lavori andrebbero svolti dai lavoratori socialmente utili.
Invece si scopre che marcano i cartellini e sene vanno.
E allora in che mondo viviamo? A si , in quello dello spreco pubblico.