Niente da fare, il sogno di raggiungere la massima divisione nazionale si è infranto. Dopo 120 minuti, tra finale d’andata e di ritorno, la FoveaDonia si è dovuta arrendere a un’ottima Olympia Zafferana. Sull’erba sintetica del centro sportivo “Campi Olympia FC” le catanesi padrone di casa si sono imposte per 3-1, guadagnando con merito il pass per la Serie A.
Nel match di domenica pomeriggio, giocato sotto la pioggia (che a giugno in Sicilia è una vera rarità), la formazione di coach Scuderi ha messo a referto i gol di Santoro, Napoli e Fresta. Per la FoveaDonia, sotto di due reti al termine della prima frazione di gioco, l’unico gol di giornata, quello dell’illusorio 2-1, è arrivato grazie a un’autorete del portiere Caramanna.
Onore alle vincitrici, alle pugliesi resta l’amaro in bocca per non essersi potute giocare alla pari la sfida più importante della stagione: a causa delle tante defezioni, la FoveaDonia si è presentata in terra siciliana con sole cinque giocatrici.
Per il secondo anno consecutivo, quindi, la compagine della presidente La Salandra ha sfiorato la Serie A. Per la verità, l’anno scorso l’F.C.D. Fovea la promozione nell’élite del calcio in rosa l’aveva persino conquistata sul campo, ma si era poi vista costretta a rinunciare all’iscrizione per la mancanza di un’adeguata struttura sportiva nella città di Foggia in cui poter allenarsi in settimana e giocare nel weekend.
È un peccato che il risultato finale di questa stagione non ripaghi le atlete e l’intero staff tecnico e dirigenziale dei tanti sacrifici fatti. L’annata 2014-2015 si conclude con 24 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte nelle 31 partite ufficiali. Ed è da qui che bisogna ripartire, con la convinzione che questo gruppo, che potrà essere puntellato con qualche nuovo innesto, rappresenta da due anni a questa parte il top regionale ed ha perciò nel proprio DNA tutte le qualità per puntare anche l’anno prossimo a un campionato di vertice che consenta di ritentare la scalata alla Serie A.
Se non ci sono dubbi sulla forza della squadra, alcune dichiarazioni pubblicate in rete qualche giorno fa lasciano invece aperto più di un interrogativo sulla guida tecnica e sul futuro stesso della società: da una parte trapela la volontà di mister Maccione di staccare la spina e prendersi un anno sabbatico, dall’altra quella della presidente La Salandra di abbandonare il PalaScaloria di Manfredonia e disputare il prossimo campionato in un palazzetto di Foggia (il che, in soldoni, potrebbe significare la fine del sodalizio sportivo tra le due città). La situazione è in divenire, nelle prossime settimane verranno prese decisioni importanti per quel che concerne la stagione agonistica 2015-2016.
Michelangelo Ciuffreda