“Noi tutti dobbiamo sottometterci alle leggi, per poter essere liberi”
Con questa significativa frase di Cicerone il Presidente Nazionale Civilis, il Gen. Giuseppe Marasco, ci ha cordialmente aperto le porte della sua associazione che dal 1991, opera sul territorio perseguendo interessi collettivi e fini di utilità sociale attraverso lo svolgimento quotidiano di attività di promozione sociale nei più svariati settori: tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, storico, culturale, ambientale e naturale; diffusione e promozione della pratica sportiva per il miglioramento dello stile di vita della persona in ogni fase della vita; difesa dei diritti civili e sociali; sviluppo delle tradizioni e dei prodotti tipici locali; volontariato in tutti i suoi ambiti. La CIVILIS confederazione Europea Onlus di Manfredonia è iscritta nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali- Direzione Generale per il Terzo settore e le Formazioni Sociali, quale articolazione territoriale nazionale dell’ACSI-CONI. Dal 2014 al 2019 Marasco è stato riconfermato alla guida del Comando Generale del Corpo Nazionale Civilis Engea. “Le Guardie ecologiche Ambientali – dice Marasco – svolgono la propria attività a difesa del patrimonio ecologico, ambientale, ittico, venatorio ma anche con attività mirate alla protezione degli animali e di supporto alle istituzioni, alla protezione civile e alle altre associazioni di volontariato. Tutte le attività d’intervento ambientale su Manfredonia sono portate avanti senza il supporto di alcun compenso pubblico né da parte del Comune né di altri enti ma con fondi totalmente personali. Ora mi chiedo come mai tante associazioni ricevono ingenti compensi pur essendo poco operative e in molti casi rimanendo seduti dietro ad una scrivania? Quali ombre politiche si celano dietro il favoritismo associativo? Perché “gli operativi e i meritevoli” non ricevono il giusto riscontro, anzi vengono scherniti e derisi senza ragioni mentre fuori vengono elogiati? Perché pur avendo fatto domanda al Comune per un contributo non ho mai ricevuto risposta? Domande che non avranno mai risposta, perché solo in pochi hanno il coraggio di parlare liberamente come me”. Dalle dichiarazioni di Marasco insieme ad una più ampia riflessione, si evince come oggi più che mai sia fondamentale il gioco di squadra con una giusta sinergia tra le forze in campo. Le differenze nei rispettivi sostegni economici messi a punto dall’amministrazione e ribadite dallo stesso Marasco hanno ben poco a che vedere con questo mondo che altro non è che un “dopolavoro”, e non dovrebbe fomentare “una guerra tra poveri”. Prima ancora di decidere chi debba o non debba avere e “quanto”, bisognerebbe sostenere in primis chi onora da sempre la Città di Manfredonia con la gratuità del proprio tempo.
Rossella Di Bari
Il “Gen.” Marasco si chiede “perché gli operativi e i meritevoli non ricevono il giusto riscontro, anzi vengono scherniti e derisi senza ragione. Per lo scherno e la derisione si può certamente partire da quanto visibile nella sua foto. Per l’esperienza fatta nel settore specifico credo di poter dire che nessuno si sognerebbe mai di dileggiare o schernire chi davvero mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità. Meno appariscenza più sostanza. A batter cassa son bravi tutti ma bisognerebbe appurare chi davvero merita il contributo pubblico, per esempio chiedendo ai cittadini quali associazioni fanno davvero qualcosa di buono
Credo che sia giunto il momento di dare la carica ci ASSESSORE ALL’AMBIENTE al collega Marasco.
A Manfredonia avete un Generale che in Italia si fa rispettare nel mondo dell’associazionismo.
Prendete esempio e siate fieri di questo brillante ufficiale!
Gen.Parletti Diego
..tra l’altro intravedo un brevetto militare (che viene rilasciato dall’Aeronautica Militare) da pilota civile…mah..è vero che a pensar male si fa peccato però la domanda sorge spontanea: ma questi titoli, brevetti e benemerenze sono reali?
e’ appena passata la pasqua e qualcuno non vede l’ ora che arrivi carnevale.
I circoli della Civilis, servono solo ad far intrattenere i soliti scanza fatiche (Lavoratori socialmente inutili prepenzionati e altri),adasso li dobbiamo pure pagare????
Ma jet a Fatje….
Neanche io che ho vinto decine di battaglie e la II^ guerra mondiale ho tante decorazioni!
Neanche il Generale Castriotta aveva tante decorazioni appuntate sulla divisa…ma per cortesia…un minimo di sobrietà!
che uomo!!!! gli manca solo il cavallo.
Marasco e Giuseppe e vedi e di andare e a fare il serio. E mi dici e sto ca..o e di grado e chi caz..o e te lo ha dato???? E ma mi facci il piacere, mi facci!!!! Va fatij, e pepacièrr!!!
Come si voleva dimostrare, la civilis di peppino ha iniziato senza scopo di lucro il servizio ma’adesso bussa a danari al comune,naturalme spero che non acconsente lla richiesta fatta da peppino,poiche’per fare quel servizio ci sono i vigili urbani che vanno girando tutto il giorno in macchina,senza cosi sperperare altri soldi della comunita’percio’se peppino vuole continuare a fare questo servizio lo fa’a spese sue.Midispiace peppino tu telacanti e’tu telasuoni.
Ma p’cchè c’ vest acch’ssì?
vai IMPERATORE non ti abbattere
…delirium tremens….
Premesso che qualsiasi divisa e modifiche ad esse apportate debba essere approvata dal Prefetto a norma dell’art. 254 e 230 del Reg.di esec. T.U.L.P.S. e che alcune locuzioni come Comando, Generale, Corpo di polizia o quant’altro che possa ingenerare confusione nei cittadini, sono vietati dalle leggi dello stato, vedi legge 27 Luglio 2005, n.144 ( misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale ), che l’uso dei lampeggianti non’è previsto per le associazioni che non siano iscritte nella Protezione civile, e che debbano essere utilizzate da questi solo in caso di calamita dichiarate dalle istituzioni. Si chiede come mai, in barba di tutto ciò, si abbia la sfacciataggine di utilizzare a proprio piacimento titoli come Generale, locuzioni come Comando Provinciale, utilizzare lampeggianti verdi, tra l’altro non contemplati dall’art, 177 del codice della strada,e fregiarsi del titolo di Polizia Giudiziaria ed indossare divise che a parere di chi scrive trarrebbero in confusione qualsiasi persona, incontrando queste persone si ha la sensazione di incrociarsi con un Generale o con degli agenti della Guardia di Finanza, evidentemente è questo quello che vogliono.
Sarebbe ora che qualcuno notasse queste persone e che si decidessero a prendere dei seri provvedimenti.
Si puo’ sicuramente fare volontariato, in divisa , con le dovute autorizzazioni e senza fare abusi e nel rispetto delle persone e delle istituzioni.