La cattiva gestione dell’emergenza Co.Di.Ro. ha permesso agli importatoti di olio di oliva e di prodotti agroalimentari dalla Puglia di dare avvio a speculazioni commerciali, ma il Governo non decide di aiutare commercianti e produttori
Dapprima furono Algeria, Francia e Marocco a vietare le importazioni di specie vegetali e piante ornamentali dai territori pugliesi colpiti dal disseccamento rapido dell’olivo. Poi, a causa di una vera e propria “psicosi Xylella”, i paesi importatori di prodotti agroalimentari e di olio di oliva dalla Puglia hanno iniziato a mettere in atto una “guerra commerciale”, travalicando quello che, per la scienza, è il reale e potenziale impatto del batterio da quarantena che nulla ha a che vedere con i prodotti agricoli finali. In questo scenario, con i produttori e commercianti pugliesi lasciati soli a fronteggiare le richieste che giungono dagli altri Paesi membri dell’Ue come da altre parti del mondo come il Giappone, il Governo non prende posizione e non scende in campo in loro aiuto. Nella risposta all’interpellanza urgente, tenutasi questa mattina a Montecitorio, del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura, il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, infatti, non ha chiarito il ruolo dell’Esecutivo renziano nella vicenda.
“Secondo il Governo, produttori e commercianti, che già hanno subito un crollo del fatturato a causa di questa emergenza, devono sbrigarsela da soli. Devono scaricare il parere dell’EFSA (l’ Autorità europea per la sicurezza alimentare), ben 262 pagine in inglese per trovare tra le righe di un testo scientifico quelle informazioni che servono loro per fronteggiare gli attacchi dei partner commerciali esteri – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – Un atteggiamento di totale menefreghismo nei confronti di chi chiede al Governo un intervento chiarificatore e risolutore a tutela delle produzioni nazionali. Questo stesso Esecutivo che, con una cattiva e tardiva gestione dell’emergenza Co.Di.Ro., ha causato il baillame di dichiarazioni confusionarie sull’argomento, ora se ne infischia ed abbandona al loro destino i produttori ed i commercianti pugliesi. Quando si tratta di banche e lobby finanziarie, il Governo si rivela di un’efficienza disarmante, quando sono da tutelare quei lavoratori e quelle imprese che rendono vivo il tessuto produttivo italiano, invece, si dà latitante. Se le azioni di speculazione commerciale dei partner esteri delle imprese della Puglia – conclude L’Abbate (M5S) – non cesseranno, torneremo a chiedere un intervento chiarificatore del Governo, richiamandolo a quelli che sono i suoi compiti”.