Giovedì 26 Dicembre 2024

'Manfredonia Nuova': "Il cambiamento politico è iniziato"

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A bocce ferme, un’analisi dei risultati elettorali delle elezioni amministrative di Manfredonia, a partire dai dati provvisori, consente una riflessione politica sulla situazione attuale e sulle prospettive.

       Il primo dato evidente è che circa 17.500 elettori si sono astenuti o hanno espresso una scheda bianca o nulla, pari a circa il 36% di tutto l’elettorato. Il significato di questo dato così rilevante, mai verificatosi a Manfredonia, è sicuramente quello di un atto si sfiducia nella politica in generale ma anche, specificamente, nei confronti del sistema politico attualmente operante a Manfredonia, che non solo non è riuscito ad intercettare l’astensionismo passato ma lo ha accentuato. Si pone, quindi, un problema: cosa e come fare per rispondere positivamente alle istanze dell’astensionismo, che per dimensioni assunte mette in discussione il valore del voto e delle elezioni stesse, su cui si fonda la democrazia e la rappresentanza popolare.

       Il secondo dato da prendere in considerazione è che Riccardi, come candidato Sindaco, ha preso poco più di 18000 voti, circa il 37% dell’intero elettorato (circa 49.000) e, quindi, in realtà statisticamente la sua elezione è espressione di una minoranza dell’intera popolazione.

       Il terzo dato da considerare è che Riccardi ha preso meno del 58% dei voti validi, mentre l’insieme delle liste a lui collegate ha preso circa il 72%. Anche questo è un segno chiaro di sfiducia nella figura dell’attuale sindaco, che dovrebbe spingerlo ad adeguare il suo comportamento politico. Il voto disgiunto manifestatosi così fortemente a suo sfavore è una libera espressione di diniego di molti cittadini, nonostante il vincolo della lista di appartenenza.

       Il quarto dato è che la sua lista personale, “il bello viene ora”, ne esce ridimensionata (3% in meno, circa 1.600 voti), rispetto alle elezioni di 5 anni fa; anche questo è un segno di sfiducia nei confronti di Riccardi.

       Il quinto dato è che, analizzando nel complesso i risultati elettorali del Pd, c’è una minore presenza di suoi rappresentanti in Consiglio Comunale e l’area della dissidenza espressa nelle Primarie è tutt’ora presente e ben viva, anche se ancora latente e sotterranea. Questo rappresenta oggettivamente un indebolimento del Pd, anche per una mancata ricomposizione della frattura; tutto ciò, nell’insieme, avrà una ricaduta nelle prossime dinamiche politiche.

       Il sesto dato, quello forse più significativo, è che finalmente a Manfredonia c’è una nuova opposizione, più articolata e decisa della precedente. Essa è rappresentata, da una parte da “Manfredonia Nuova” e M5S, con una forte connotazione alternativa, e dall’altra da un Centro Destra rinnovato. Sarà possibile, perciò, operare con una logica più combattiva e probabilmente convergente, almeno sui provvedimenti più importanti per la città.

       Da tutto ciò emerge che il cambiamento è iniziato, il declino del sistema politico-clientelare dominante a Manfredonia da decenni è in atto. È importante, perciò, che le forze alternative, prendendone pienamente coscienza, sappiano inserirsi in questo processo, dandosi una adeguata organizzazione ed una strategia di impegno politico nella cittadinanza, in modo da conquistare la fiducia soprattutto di quell’elettorato che non ha votato.

“Manfredonia Nuova”, nel ringraziare gli elettori che l’hanno sostenuta, sottolinea il valore di quanto già evidenziato dal proprio candidato Sindaco, oggi Consigliere Comunale prof. Italo Magno, e quindi, l’impegno ad “esercitare un’azione di controllo democratico sul governo della città; difendere gli interessi pubblici contro le lobby di potere portatrici di interessi di parte, sostenere la legalità e la trasparenza degli atti amministrativi, tutelare l’ambiente ed il diritto alla salute di tutti, elevare i valori della cultura, dell’etica e della dignità della persona.

“Manfredonia Nuova”, pertanto, si attiverà fortemente nei prossimi mesi ad operare nel Consiglio Comunale e nella città, in modo da far prevalere la logica di servizio alla comunità, anche programmando iniziative politiche e culturali, tendenti a promuovere la partecipazione e la collaborazione diretta dei cittadini.

Deve tornare a Manfredonia la trasparenza dell’acqua.

 

“Manfredonia Nuova”

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News · Politica
  • Egr. Sig. Santamaria….. se il bello viene ora…. sarà una svolta e la credibilità di uomini “politici” se ne avvantaggerà…. altrimenti saremo sempre in presenza di tanti, ed alcuni in particolare, quaqquaraquà…

    svolta 19/06/2015 10:07 Rispondi
  • Auguro buon lavoro a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, in quanto rappresentano tutti i cittadini a prescindere da chi li ha votati. La mia speranza è che il prossimo consiglio comunale non sia uguale a quello precedente sia per quanto detto in campagna elettorale da tutti i candidati sia per la presenza di sei consiglieri all’opposizione vera: spero di non assistere più a consigli “teatro delle marionette” con burattinaio e burattini tutti mossi con fili tirati dall’esterno.
    La conferma di Angelo Riccardo per il prossimo quinquennio ha il vantaggio della continuità, che ci evita di sentir dire che per le cose precedenti (vedi contratto d’area ed altro) che la colpa è di Prencipe e/o di Campo, anche se tutti dello stesso papà partito (PD), che con la collaborazione degli elettori ha portato quest’ultimo a consigliere regionale.
    Il sindaco ha avuto qualche problema nello spartire i posti di assessore e in quelli di sottopotere agli yes men in quanto, dicono, che gli assessori possono essere graditi in modo annuale, biennale, triennale, ma sempre a giudizio insindacabile del sindaco. Nel quinquennio passato è successo a parecchi assessori di non essere più graditi.
    Gli argomenti, che l’opposizione in particolare, dovrebbe portare nel prossimo consiglio comunale nella forma di interrogazioni o quanto altro il nuovo regolamento del consiglio consente sono i seguenti:
    1-Cava Foglia: leggetevi la delibera del consiglio comunale del 17/03/2015 in cui entro 10 giorni una nuova convenzione doveva permettere la chiusura anticipata della cava per il benessere della popolazione impolverata. Poi un ordinanza sindacale preelettorale ha disposto il divieto di transito che scade il 21/06/2015 e poi ricominciano i lavori in cava e la polvere. Tra l’altro l’utilizzo di legge regionali e comunali (dirigenti compresi) ha consentito alla cava di continuare a lavorare fino a novembre 2016, nonostante il crono programma del permesso di costruire nr. 257 prevedeva che l’escavazione terminasse il marzo 2014. Ma la regione Puglia ed il comune di Manfredonia, amministrate dallo stesso partito (PD) stanno in Italia, si parlano qualche volta? La mia conclusione è che la società che gestisce la cava la fermerà quando gli pare e piace e con la convenzione nuova presentata dalla stessa società ed approvata il 17/03/2015 dal consiglio comunale risparmierà molti euro dal mancato scavo dei gradoni (quasi 1.500.000 mc di scavo di roccia senza l’uso di esplosivo se non erro) e quindi ai posteri l’ardua sentenza. Proporrei di destinare ad opere sociali i risparmi.
    2-ARO: Occhio agli sviluppi. Di questa struttura il comune di Manfredonia è capofila ma i costi dovrebbero andare a chi la raccolta dei rifiuti la fa e ripartita tra i comuni partecipanti, cioè l’ASE, che ha anche la struttura amministrativa. Invece hanno cominciato a dare incarichi esterni di supporto (Delibera del dirigente nr. 3 del 10/12/2015) ad un ufficio creato ad hoc a spese nostre oltre quelle che già paghiamo con la TARI. Qui troverà posto qualche trombato;;
    3- Anche i cottimi fiduciari sono fonte di mancati risparmi per le casse comunali;
    4- Attenzione anche alle deleghe: mi sembra che nell’ultima amministrazione il sindaco aveva le deleghe per i comparti, cioè era pure assessore ad interim all’urbanistica: però quando si parlò in consiglio del cambio di destinazione di uso nel comparto CB3 l’argomento lo ha illustrato l’assessore Clemente.
    L’elenco potrebbe continuare con il depuratore dei liquami di Manfredonia, gestito dall’AQP, e di cui avevo chiesto, in pubblico e via e-mail, delucidazioni all’assessore all’ambiente dell’epoca e non ho ancora ricevuto risposta e non le riceverò mai più.
    Scusate la lunghezza del commento.

    Francesco Santamaria 18/06/2015 18:22 Rispondi
  • A prescindere dai dati numerici, grazie Prof.Magno.

    Cittadino onesto 18/06/2015 13:56 Rispondi

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