Caro Caratù,
lungi da me qualsiasi sospetto che ci sia stata piaggeria, da parte tua, o captatio benevolentiae, verso chi è stato, ancora una volta, eletto alla carica di Sindaco della nostra città. Rispetto doverosamente la tua analisi del voto ed i relativi giudizi, anche se mi trovano, su molti punti, in completo disaccordo.
L’affermazione che Angelo Riccardi abbia “vinto alla grande” te la potevi risparmiare, visto che, in una competizione che accentua fortemente la competizione tra i candidati sindaci, Angelo Riccardi ha subito una drastica riduzione, di 15 punti percentuali, rispetto alle elezioni del 2010; a cui si deve aggiungere l’aumento di ulteriori 10 punti percentuali, di elettori che si sono astenuti dal voto nella erronea illusione di esprimere così la propria rabbia contro i partiti e l’insana gestione amministrativa della città.
Sono d’accordo con te che, negli ultimi vent’anni, un tacito accordo di spartizione del potere – tra partiti, personaggi politici e lobby – hanno determinato un consociativismo che ha annullato ogni parola critica dalla politica cittadina. La conseguenza è stata, da una parte, l’aumento esponenziale dell’astensionismo e, dall’altra, la convinzione che nulla si possa fare per cambiare questo stato di cose. Se il Berlusconismo ha prodotto, in vent’anni, una modificazione antropologica della comunità nazionale; gli ultimi vent’anni di consociativismo a Manfredonia hanno anestetizzato una larga parte della popolazione, che di fatto si è dovuta abituare a convivere con la gestione affaristico-clientelare della città. Per quanto, dobbiamo con piacere registrare che, negli ultimi tempi, vi sono segnali che finalmente qualcosa si stia muovendo e ad un ritmo sempre più incalzante. Ne sono segnali, l’11 % circa dei voti conquistati dalla lista Manfredonia Nuova, nata appena poche settimane prima del voto, e il 43% dei consensi espressi a favore di tutte le liste alternative alla candidatura di Angelo Riccardi.
È vero, i consiglieri del principe, per lo più “consigliori”, e diversi Assessori, hanno svolto assai male il loro compito e, dunque, con Riccardi portano la responsabilità della fallimentare gestione di quest’ultimo quinquennio, se è vero com’è vero che il programma elettorale, presentato nel 2010 da Riccardi, è stato per null’affatto realizzato. E taccio, per carità di patria, delle poche cose fatte, per lo più inutili e dispendiose. Tuttavia, per essere completi, occorre dire che una delle prerogative di chi dirige un’organizzazione complessa, qual è la macchina amministrativa di un comune grande come Manfredonia, è proprio quella di scegliere bene i propri collaboratori. Mi consentirai, quindi, di dire ch’ è stata una vera e propria boutade dare del “genio politico” a chi, in cinque anni di amministrazione, non ha fatto altro che cambiare assessori e collaboratori, perfino all’Ufficio Bilancio, magari solo per ripicca o perché riteneva non assecondassero le sue richieste, disinteressate o meno che fossero.
Il “vero capo” non è quello che prende su di sé “tutte le critiche”, ma chi è giornalmente al servizio della città, smettendo gli intollerabili atteggiamenti padronali. Cesserebbero così le rampogne sia di quelli che non l’hanno votato e, perfino, di moltissimi che, pur avendolo votato, non ne sopportano più la tracotanza. La disparità di percentuale, tra i voti raccolti dalle liste a lui collegate e quelli ottenuti da lui personalmente (- 15%), ampiamente lo dimostra.
Quanto al tuo diritto di parola, tu hai tutte le carte in regola per esercitarlo. Ma stai molto attento a non farti risucchiare nel vortice che ha già ingoiato tanti altri prima d’ora, perché il rilancio della nostra città non passa per i partiti e gli uomini che ci hanno disamministrato nel passato, ma per le forze che possono interpretare una nuova Manfredonia, se si vuole davvero che funzioni.
Cordialmente.
Italo Magno
L’unico vincitore è lei Prof. Magno. L’unica mente pensante che abbia osato sfidare il potere assoluto e dire quello che pensa, le altre menti pensanti al massimo possono scrivere nei forum ma non osano sfidare il POTERE ASSOLUTO che regna sovrano a Manfredonia. Lei per me incarna il bene e gli altri il male assoluto. Prima o poi le forze del bene o per un motivo o per l’altro schiacceranno la testa al mostro del male.
Ancora sto Caratù? Lui e il suo partito non hanno preso manco 900 voti e parlano? Onore a Riccardi e Italo Magno ma gli altri sono il nulla…l’essenza del nulla. Prof. Magno la gente onesta di Manfredonia non la dimenticherà mai. Lei è l’unico faro acceso in questa cittadina stranissima…
Ma magno accontentati di fare il consigliere comunali con dei voti che non sono tuoi ti sei assicurato 800 per i prossimi 5 anni a carico dei contribuenti di Manfredonia che anche se non ti vogliono ti devono sopportare
Prof. ancora una volta ha dimostrato la sua capacità di analisi elevata ed attenta. Caratù, dopo quello che ha scritto, ha perso ogni credibilità. Spero molto, come moltissimi manfredoniani sperano, nel suo operato in Consiglio Comunale e nella sua dinamica e vivace squadra, Manfredonia Nuova.
Che dire…. ad averli altri così… Manfredonia, sicuramente, risorgerebbe dalle proprie ceneri….
A chi di dovere è la cultura che fa la differenza e la visione di un mondo dove la persona è al centro di tutto.
La cultura non si acquista…. ma si acquisisce oltre che con l’intelletto anche spezzandosi la schiena sui libri ed a maggior ragione se poi si scrivono… anche.
Peccato, una occasione mancata.