Alcuni giovani e adulti di Monte Sant’Angelo e Manfredonia vivranno nei prossimi giorni un’esperienza dallo spessore altamente umano e formativo. Si tratta di una vacanza solidale costruita insieme ad alcuni ammalati o ex ammalati del reparto oncologico pediatrico dell’ospedale di San Giovanni Rotondo. La proposta è lanciata da don Domenico Facciorusso, da anni vicino alla realtà giovanile e propositore di percorsi di volontariato partecipato, e dal dirigente Cinzia Patrizio della scuola ospedaliera paritaria.
Il gruppo è costituito da venti persone, di cui otto sono coloro che vivono con intensità il progetto guarigione. Sono giovanissimi, spesso precocemente strappati ad un’adolescenza normale, agli amici e agli affetti costruiti nel proprio paese. Ragazzi improvvisamente catapultati in un ospedale da una diagnosi impietosa che li ha comunque segnati dentro l’anima. I “braccialetti rossi” in genere sono il simbolo dei ricoverati in ospedali oncologici che, però, nella vacanza alternativa solidale, assumeranno un altro significato: quello dell’essere vip, cioè persone che vogliono ‘vivere in positivo’.
D’altra parte, tornano le accorate parole di papa Francesco inerenti esperienze di volontariato giovanile con persone segnate dal dolore: “Va evitato che i ragazzi vengano anestetizzati verso la sofferenza altrui e resi incapaci di confrontarsi con la sofferenza e di vivere l’esperienza del limite. Questo tipo di educazione inaridisce il cuore.
don Domenico Facciorusso