La Asl di Foggia scende in campo contro la disoccupazione giovanile: parte oggi l’avventura di trentadue ragazzi della provincia di Foggia ai quali il Servizio Civile della Azienda Sanitaria di Capitanata ha offerto l’opportunità di affacciarsi al mondo del lavoro, svolgendo attività di solidarietà.
I volontari saranno impiegati nella realizzazione di sei progetti targati “Garanzia Giovani 2015”: “Raccontiamoci”, “Mi girano le ruote”, “Le vite siamo noi”, “Le arti per non disperdere le risorse”, “In…formami” e “Gli amici di Alda Merini”. Rispetto all’edizione 2014 – ha spiegato responsabile aziendale del servizio civile Annarita Stoppiello – quest’anno i progetti puntano a formare il volontario non solo sul piano dei valori, ma anche su quello dell’acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro.
I 32 ragazzi si impegneranno in una serie di attività tra cui migliorare la qualità della vita dei disabili, migliorare l’autonomia nella vita di relazione dei pazienti psichiatrici favorendo la loro integrazione nei contesti sociali, lavorativi e di formazione, facilitare la permanenza degli anziani nelle strutture RSA e hospice con attività assistenziali, di animazione e di compagnia; integrare i bambini e i ragazzi con disturbi dell’apprendimento attraverso la musica; sostenere ed affiancare le fasce di utenza più fragili (immigrati, anziani non autosufficienti, donne e minori) nella fruizione delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie.
Ma anche incontri con gli studenti per diffondere le informazioni sulla procreazione responsabile e sulle malattie sessualmente trasmissibili. Ad accogliere i volontari, il commissario straordinario della ASL di Foggia Vito Piazzolla che ai giovani ha indirizzato il proprio augurio: “Questo anno deve servire ad arricchirvi e a capire meglio quale sia la vocazione della vostra vita. Nel lavoro bisogna mettere passione, ma anche tensione e impegno. Questo è possibile soprattutto quando ci è data la possibilità di fare ciò che ci piace. E io vi auguro di poter fare sempre, in futuro, le cose che più vi aggradano”.
Con tutto il rispetto per l’impegno ammirevole di questi giovani ragazzi sarebbe ora di levare la coltre di nebbia che avvolge dal 2012 la questione “tirocini”all’asl Foggia per tutti gli specializzandi (infermieri, assistenti sociali, psicologi ecc): gente laureata e QUALIFICATA alla quale viene negata la possibilità di svolgere circa 150/200 ore di tirocinio GRATUITO nel quale offrirebbero la loro passione, preparazione e serietà. Il motivo? È avvolto nel mistero. Parliamo di persone laureate che si stanno specializzando e che devono emigrare in altre regioni. Nessuno si ribella. Questo è il dramma.