Paolo Campo, candidato al Consiglio regionale, interviene nel dibattito sulla pianificazione e l’armonizzazione tra peculiarità territoriali e strumenti attuativi
“L’attuazione del Piano paesaggistico territoriale della Regione sarà un’opportunità di valorizzazione del territorio tanto più socialmente apprezzabile quanto più aperta alle istanze locali”. Lo ha affermato Paolo Campo, candidato al Consiglio regionale, intervenendo sulla disciplina delle aree storicamente destinate a pascolo e seminativi.
“Il documento tecnico messo a punto dalla Regione necessita di un’interpretazione dinamica per meglio attagliarsi alle peculiarità territoriali – ha proseguito Campo – giacché la scala regionale utilizzata per la pianificazione ha oggettivi limiti che vanno superati con l’analisi puntuale.
E’ il caso della disciplina delle aree a pascolo e dei seminativi storici preesistenti al Piano paesaggistico territoriale e su cui bisogna fare gli approfondimenti tecnici necessari ad evitare che l’indispensabile tutela dell’ambiente si trasformi in un dannoso vincolo imposto burocraticamente.
Ci sono elementi oggettivi e seri su cui i Comuni devono riflettere, magari più e meglio di quanto abbiano fatto nella fase di elaborazione del PPTR, anche con il supporto tecnico della Provincia, che può utilmente svolgere una funzione di coordinamento ed interlocuzione con la Regione.
La pianificazione territoriale ha un impatto positivo anche se è in grado di interpretare appieno le peculiarità territoriali – ha concluso Paolo Campo – e ciò può accadere solo avendo un approccio dinamico alle istanze che provengono dai corpi sociali”.
Foto Saverio De Nittis
Piripipì non c’è più. Finita la pacchia. Naiss!!
Si ma gli approfondimenti sui stipendi e vitalizi a quando?