In 400 hanno affollato piazza del Popolo per sostenere Paolo Campo, Angelo Riccardi e il PD, con il ministro della Giustizia Orlando che ha invitato a votare “rappresentanti credibili e con una salda cultura di sinistra”
“Il Sud e la Puglia hanno bisogno di rappresentanti credibili e con una salda cultura di sinistra per attivare e proseguire la stagione del cambiamento necessario a ripartire. Paolo Campo ha già dimostrato di esserlo”. E’ l’appello al voto scandito a Manfredonia dal ministro della Giustizia Andrea Orlando chiudendo il comizio a sostegno di Paolo Campo, candidato al Consiglio regionale, Angelo Riccardi, candidato sindaco, e i candidati al Consiglio comunale del Partito Democratico, tutti sul palco con l’on. Michele Bordo e il segretario cittadino Giuseppe Trotta.
Tra le 400 persone che hanno affollato piazza del Popolo anche una rappresentanza dei lavoratori della Manfredonia Vetro che hanno chiesto sostegno al ministro Orlando per la positiva risoluzione della vertenza aperta 5 mesi fa. “Loro sono la testimonianza della cultura industriale acquisita dalla nostra città – ha affermato Paolo Campo invitando sul palco un loro rappresentante – e proprio dalla battaglia che conducono per la loro dignità e quella dell’intero territorio, dobbiamo ripartire per definire politiche industriali ambientalmente sostenibili e connesse alle vocazioni economiche territoriali”.
“L’occupazione è la priorità delle priorità – ha esordito Campo – ma non pensiate che si possa risolvere con qualche posto pubblico; uno di quelli che tanti candidati delle civiche stanno promettendo. Vi do un consiglio: se ve lo offrono, fatevelo dare subito; perché questa gente, se venisse eletta, sparirà il giorno dopo l’elezione. Il primo giugno ritroverete solo le donne e gli uomini del Partito Democratico. Quelli che incontrate sempre quando c’è da assumere una responsabilità per realizzare cose buone a vantaggio della comunità; che hanno governato e stanno governando bene a Manfredonia, in Puglia e a Roma.
Votare e votare bene è assai importante, perché ci fa riacquistare confidenza con il nostro essere cittadini e con l’etica comunitaria e perché ci fa riscoprire il gusto di partecipare e di agire. Comprendo che farlo non è semplice dopo anni di crisi sfibrante e di bombardamento mediatico contro la politica; ma dobbiamo farlo per non cedere alla rassegnazione e per scegliere il nostro destino, altrimenti scelto comunque da altri.
La ripresa che si annuncia, corroborata in Puglia dall’arrivo dei 6 miliardi di fondi europei per la coesione territoriale, impone chiarezza di idee e rapidità d’azione. Noi le abbiamo e abbiamo già dimostrato di saperle attuare nei 20 anni di Amministrazione a Manfredonia e nei 10 anni di governo a Bari.
Sappiamo cosa fare per orientare all’innovazione produttiva e all’esportazione la pesca e l’agricoltura. Sappiamo come sostenere le piccole e medie imprese turistiche per allungare la stagione. Sappiamo come affiancare artigiani e commercianti per valorizzare qualità e servizi. Sappiamo come difendere il territorio dal dissesto e dalle speculazioni. Sappiamo come progettare infrastrutture e come farle funzionare al servizio dei cittadini e delle imprese.
E ciascuna di queste cose intendiamo farla per costruire opportunità di lavoro a favore di chi non ne ha mai avute, di chi un lavoro lo aveva e ha competenze utili da mettere a disposizione, di chi ha un’idea e non gli strumenti per concretizzarla”.
E’ quanto è stato realizzato a Manfredonia dall’Amministrazione comunale guidata da Angelo Riccardi, che ha rivendicato tutti i risultati ottenuti negli ultimi 5 anni “seguiti ad altri 15 di buon governo del centrosinistra – ha affermato il sindaco – durante i quali ci siamo sempre fatti carico delle istanze dei cittadini, dei loro bisogni e delle loro ambizioni, e ci siamo impegnati per la crescita della città. Al punto da diventare un modello di buon governo per la Capitanata e la Puglia”.
Una storia che induce l’on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, a ritenere “inesistente un’alternativa credibile al Partito Democratico. Per questo il 31 maggio festeggeremo la vittoria del PD e l’elezione di Paolo Campo e Angelo Riccardi”.
Rivendicando i risultati ottenuti dal Governo Renzi – “mai nessuno ha approvato tante leggi e così importanti, come quelle contro la corruzione e i reati ambientali, in un lasso di tempo così breve” – il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha annunciato la volontà di voler dedicare “la gran parte del mio tempo al Sud”.
“Qui la crisi ha colpito più duramente che altrove, anche a causa dell’enorme spostamento di risorse verso il Nord che la destra ha provocato saccheggiando i fondi straordinari destinati al Mezzogiorno. Ma è proprio da qui che può ripartire il Paese, se saprà fare buon uso delle risorse stanziate dall’Unione europea e non si farà cogliere dallo scoramento, che genera astensionismo, o dalla protesta fine a se stessa, quella che spinge i parlamentari del M5S ad essere contro a prescindere o a sostenere che si può fare sempre altro. Di questa gente e di questa protesta non abbiamo alcun bisogno; abbiamo bisogno di chi elabora e attua soluzioni”.
“La scheda elettorale che avrete in mano il 31 maggio non è un ‘gratta e vinci’ per ottenere un posto o una consulenza o un trasferimento – ha concluso Paolo Campo – ma lo strumento per compiere una scelta di campo e decidere del nostro futuro e di quello della nostra terra”.
Comunicato Comitato Paolo Campo
Ma chi volete piu’incantare,avete propio la faccia tosta nel dire che nessun comune della provincia ha governato come voi,e’avete raggione nessun comune della provincia ha aumentato i rifiuti solidi urbani del 185%ecco come governate voi.Cosi’sanno governare tutti basta aumentare le tasse!!
A busciardiii. Ai cittadini continuate a palleggiarli…i gratta e perdi avete dato agli elettori, mentre voi avete sempre vinto al superenalotto.INCANTATORI DI SERPENTI.
Chi volete che vada ad ascoltare stupidaggini trite e ritrite. A loro è rimasto solamente il voto “clientelare”. Potrebbe bastare, ma non ne sono certo.
C’erano quattro gatti
Nessuna foto del pubblico durante il comizio, solo una prima con ancora la luce solare, che prende solo una parte della piazza. Sul fondo gente di passaggio su corso Manfredi. I volti dei candidati sul palco parlano da soli.