F. Palumbo (Manf. che Funziona): "Il manifesto selvaggio è lo specchio della cattiva politica"

Ogni mattina Manfredonia si sveglia e, il tripudio di volti sorridenti che la accoglie, finisce per mostrare sempre lo stesso volto o gli stessi volti. Alla faccia della democrazia, del rispetto dei diritti altrui e del bene pubblico. Ma il fenomeno del “manifesto selvaggio” da campagna elettorale ha la sua lunga tradizione e storia, definendo la legge del più forte (o del più ricco? ). I candidati di “Manfredonia che Funziona” hanno convenuto che, nel rispetto della crisi economica che viviamo e dei muri della nostra città, fosse uno spreco di denaro e uno scempio al paesaggio tappezzare la città dei propri volti prima dell’attribuzione degli spazi ufficiali. Ma, quando gli spazi ufficiali non vengono rispettati cosa accade? Accade che questi volti vengano coperti da un manifesto che dice “spazio abusivamente occupato”. Tecnicamente il passo successivo è l’incorrere in sanzioni pecuniarie sulla base di queste illecite occupazioni. Quello che mi chiedo, da comune cittadina, è chi paga e come paga per questo scempio?

Ma esattamente, a cosa serve un manifesto elettorale? Ad informare la popolazione. Ognuno di noi, con il suo piccolo contributo personale, ha cercato di comunicare alla gente la propria partecipazione alle prossime amministrative. Questo diritto alla comunicazione, troppo spesso, ci viene rubato da chi vive di politica da anni o si appoggia a partiti più grandi che gli coprono le spalle.

È per questo che vogliamo rivolgerci ai cittadini, fare un appello pubblico e invitarvi a riflettere. Chi non è in grado di rispettare i diritti degli altri e si impone con la forza del denaro (perché i manifesti costano) e con la presunzione di poter fare ciò che vuole restando impunito, come può avere un atteggiamento differente quando riveste un incarico politico? Lo stesso rispetto dei diritti altrui viene riportato in ambienti in cui il danno è più grande. L’onestà, la trasparenza, il rispetto devono essere la base per qualsiasi persona scelga di affacciarsi al mondo della politica. Lo stesso disprezzo presuntuoso con il quale si ricopre il volto di qualcuno che si mostra alla città nel suo spazio designato e con il quale si imbrattano i muri pubblici, si riflette calpestando il diritto di un povero cittadino che paga le tasse per garantire a questi soggetti una comoda poltrona. L’imposizione di un unico volto comunica alla città la propria esclusiva esistenza e una mancanza di scelta e democrazia “Votate me perché esisto solo io!”.

Per non parlare del rispetto per il bene pubblico. Muri, pali, ponti, spazi non autorizzati ovunque. Come se i voti si ottenessero con un bombardamento visivo e un deturpamento dei luoghi pubblici, e non esponendo valide proposte rette da solidi ideali.

Cari cittadini, io inizio a pensare che lo spazio abusivamente occupato sia quello all’interno dell’amministrazione comunale e nel mondo della politica! Alle prossime amministrative non premiamo la presunzione di questi soggetti.

Per conoscenza pubblica, lo spazio riservato a “Manfredonia che Funziona”è il numero 1 (della sezione elezioni comunali ). A voi il potere, a voi la scelta di un’amministrazione trasparente, meritocratica, rispettosa dei diritti altrui e soprattutto che tenga al bene pubblico, che pensi di far una politica corretta su un solido programma. Non un lavaggio del cervello basato sull’esposizione della propria immagine in ogni dove.

Il rispetto della legalità si vede anche in questo modo. Il manifesto selvaggio è lo specchio di una cattiva politica basata sull’immagine e non sui contenuti! È il momento di cambiare, il momento del coraggio!

Responsabile della comunicazione per Manfredonia che Funziona- Flavia Palumbo

Foto Responsabile della comunicazione per Manfredonia che Funziona- Flavia Palumbo