Domenica 22 Dicembre 2024

La politica parla, la gioventù progetta

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Siamo nel bel mezzo della campagna elettorale: belle parole, saluti calorosi, strette di mano, sorrisi. Siamo certi che tutti partano con le migliori intenzioni di fare qualcosa per migliorare le sorti della nostra amata città. Ma, mentre gli adulti sono impegnati nel raggiungere i loro obiettivi, i giovani non stanno a guardare. Sono stati portati alla nostra attenzione ben due progetti pensati e messi su carta da studenti della scuola superiore: Abbiamo: Facciamo! dell’ ITE “Toniolo” e La nostra Manfredonia Eco-Rosa di uno studente del Liceo “Roncalli”. Il progetto del Toniolo riguarda il recupero e la riqualificazione territoriale di tre siti nel comune di Manfredonia che versano tra degrado e abbandono ormai da anni: il porto industriale alti fondali, la ferrovia ex Enichem e l’ex base aerea NATO di Borgo Mezzanone. La ragione dell’impegno di queste giovani menti è uno solo: il lavoro. “Un diritto ancora negato, – dicono – un’aspirazione che, per le generazioni precedenti e più per la nostra, diventa frustrante utopia, sinonimo di incertezza e di ‘valigia’, un esodo forzato che ci allontana dagli affetti, dalle nostre radici e impoverisce il territorio. ‘ABBIAMO’ significa guardare in noi stessi e guardare intorno per capire chi siamo, conoscere cosa abbiamo, chiederci cosa non va, trovare i perché e, su questa base, darsi da fare. ‘FACCIAMO!’ significa partire da strutture che esistono sul territorio di Manfredonia per proporre azioni concrete, immediate ed economiche per utilizzarle e salvarle da sprechi e degrado, creando occupazione e sviluppo”. E così gli studenti del Toniolo hanno elaborato e applicato alle tre strutture il concetto di isola energetica, individuando in questi luoghi i siti ideali per ospitare impianti di produzione energetica intensiva da fonti rinnovabili di ultima generazione: fotovoltaico-eolico-marino. Questo non solo incentiverebbe il recupero e la riqualificazione di luoghi abbandonati, ma eviterebbe anche scempi paesaggistici e sottrazione di terreni agricoli. Da questi impianti si potrebbe ottenere energia gratuita e pulita per le 19.423 famiglie di Manfredonia, oltre a interessanti ritorni economici per il Comune di Manfredonia o per i privati che vorranno investire. L’intero progetto è spiegato dagli stessi ragazzi alla pagina: https://www.youtube.com/watch?v=49NZPki4gR8. Il progetto La nostra Manfredonia Eco-Rosa di Alessandro Rinaldi del Liceo “Roncalli”, invece, riguarda direttamente la cura degli spazi della città. “L’obiettivo del mio progetto – ci ha raccontato – è quello di coinvolgere la cittadinanza nella sfida di riqualificazione ecologica degli ambienti cittadini e, di conseguenza, quello di porre un freno al degrado morale della società, soprattutto giovanile, puntando alla rigenerazione dei valori della convivenza civile, della speranza e della cooperazione disinteressata”. Per raggiungere questo scopo Alessandro intende avviare sessioni periodiche e volontarie di pulizia in precisi luoghi della città e allo stesso tempo promuovere una mobilitazione e sensibilizzazione collettiva a più livelli, coinvolgendo anche i giovanissimi. Per la Scuola primaria, seminari e laboratori su temi ambientali, accostati a piccoli gesti di attenzione verso il proprio spazio scolastico, come la cura del verde, la pulizia e il rispetto delle aule e dei cortili, la raccolta differenziata, e l’abbellimento degli spazi inutilizzati con diverse forme di espressione artistica. Per la Scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, la promozione di un impegno concreto nella pulizia e riqualificazione periodica dei luoghi più frequentati dai ragazzi, come le aree verdi comunali, le spiagge e le piazze. L’obiettivo finale è quello di rilanciare il volontariato giovanile e un’educazione ecologica che faccia sentire le nuove generazioni protagoniste e responsabili dello spazio cittadino. Non mancano naturalmente idee per coinvolgere anche la cittadinanza “adulta”, anche se, come dice Alessandro: “Spetta a noi giovani l’arduo compito di migliorare la città e di rimediare a tante problematiche che, altrimenti, ricadrebbero sulle generazioni future. Perciò, spezziamo i circoli viziosi della mente, non abbandoniamo il nostro avvenire alle lamentele su una Manfredonia che non ci piace e, partendo dall’urgenza di una scelta individuale, ridoniamo vita e dinamicità alla città!”. A questo punto non ci resta che sperare nella lungimiranza di chi si occuperà, all’indomani delle elezioni, del destino di Manfredonia e dei nostri giovani. Le idee ci sono, le forze anche, non lasciamocele scappare.

Mariantonietta Di Sabato

 

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