“Manfredonia Nuova” propone, come da programma, che sia istituita (con specifica delibera del consiglio comunale) la Consulta strutturale delle Donne di città. La Consulta, in applicazione degli art. 3 e 37 della nostra Costituzione nonché della Legge Regionale n. 70 del 9/6/1980, è organo di partecipazione femminile all’azione dell’Amministrazione Comunale. La Consulta delle Donne si propone i seguenti scopi-azioni:
- valorizzare la presenza, la cultura e l’attività delle donne nella società e nelle istituzioni;
- sostenere le pari opportunità nel lavoro, nella politica e nella società;
- promuovere interventi contro tutte le forme di esclusione e di violenza verso le donne e i minori e le azioni volte alla salvaguardia della salute delle donne;
- valorizzare e sostenere la commissione pari opportunità, qualora istituita;
- creare laboratori di idee che approfondiscono, analizzano e propongono soluzioni a problematiche di particolare rilevanza per il femminile, ma non solo; presentare mozioni, osservazioni e proposte ai competenti organi comunali attraverso progetti concreti;
- essere strumento di consulto e sostegno all’attività comunale in merito a questioni sociali, culturali, di sensibilizzazione della comunità territoriale che, di volta in volta, si presentino all’attenzione della vita cittadina, vita cittadina che non vuole rinunciare allo sguardo allargato e al suo essere parte integrante di una comunità più ampia, cioè sovracittadina.
Per il conseguimento dei suoi fini, la Consulta delle Donne si coordina con altre istituzioni e gli altri enti sociosanitari o confessionali del territorio.
La Consulta delle Donne svolgerebbe anche funzioni di studio, di ricerca e di proposta sulle seguenti materie:
- istituzione ed organizzazione dei servizi alla persona e collettivi;
- bilancio di previsione e conto consuntivo;
- bilancio sociale e bilancio di genere;
- piani urbanistici e piani di servizi territoriali, generali e particolareggiati.
La Consulta sarebbe composta dalle rappresentanti dei vari partiti e movimenti politici, dei sindacati e di tutte le associazioni presenti sul nostro territorio. E vedrebbe la partecipazione attiva di donne impegnate nella famiglia, nel lavoro, nel sociale e nella vita politica. Parteciperebbero, inoltre, con funzioni consultive, le rappresentanti di tutti i Consigli d’Istituto scolastici, dei quartieri e degli immigrati.
Della Consulta sarebbe eletto un Comitato Esecutivo, una Referente nonché la rappresentanza delle Consigliere Comunali. Sarebbe necessario convocare la Consulta, in seduta ordinaria, una volta al mese; a tale seduta sarebbero invitate a partecipare tutte le donne di Manfredonia o dei comuni d’ambito sociale (Zapponeta, Mattinata, Monte Sant’Angelo).
“Manfredonia Nuova” ritiene che questo possa essere uno strumento d’impulso, supporto e arricchimento all’attività del futuro consiglio comunale nonché strumento di confronto, dibattito e crescita collettiva per la comunità. Speriamo anche altri gruppi possano condividere con noi tale visione e prospettiva d’azione: meno vedute stereotipate e strumentali, più prospettiva, complessità e, al contempo, pragmatismo focale sui problemi. Noi proponiamo, proporremo e non mancheremo di esserci, ben oltre il 31 maggio.
Dott.ssa Vittoria Gentile
Candidata Consigliera per “Manfredonia Nuova”
Ma fatemi capire funziona solo per fazioni? O per ragionamenti (anche) autonomi? #pensierolibero.
Brava, bravi e brave….vi voterò, per il bene di Manfredonia, e per mandare a casa i nullafacenti e nullapensanti della politica (i pinocchi pidocchi). Zorro.
voterai te stesso? me ci fa piacere 😀
scusate e le donne di campagna? e i cugini