La tappa foggiana degli Stati generali delle Donne che ha visto la presenza di tante rappresentanti di realtà femminili ha registrato la totale assenza di presenze maschili istituzionali e non.
La resistenza culturale maschile nella nostra società esiste ed insiste caparbiamente. Un’occasione persa per un importante confronto che ha confermato l’alto potenziale di temi e proposte in svariati campi da parte delle donne del nostro territorio.
A tal proposito è bene ricordare che il governo di questa città al lavoro ormai da quasi un anno, ad oggi sembra aver dimenticato un organismo vitale per l’esercizio della democrazia paritaria nella gestione del bene comune nella nostra città: la Consulta Femminile.
Un autorevole consesso trasversale che ha visto impegnate donne delle istituzioni, delle associazioni, del sindacato, delle professioni, dell’imprenditoria. Il suo lavoro ad uno stadio iniziale, aveva già raggiunto alcuni obbiettivi e prometteva percorsi di genere significativi per la nostra città. L’appello al sindaco Landella a far ripartire questo organismo paritario indispensabile nella casa comunale dando così continuità al lavoro svolto dalla consigliera Chinni che sento di ringraziare per il suo impegno nella nascita della Consulta. Sono pronti gli auguri per la successione che spero avvenga in tempi brevi. Non lasciamo morire i pochi luoghi di partecipazione e attività democratica.