Primo Maggio: Festa dei lavoratori. In questo periodo di grave crisi socio-economica, che significato ha questa ricorrenza? In quest’ultimi anni si sono persi migliaia di posti di lavoro. Per chi è la festa! La ricorrenza ricorda storiche lotte sindacali per rivendicare i diritti di un equo orario di lavoro, di uguaglianza di trattamento fra generi e di rispetto dei diritti di cittadinanza. Papa Francesco, il 28 aprile, ha rimarcato fermamente la “vergogna” dilagante, nella ns società post moderna, per il fallimento globale di non essere riusciti a garantire i medesimi diritti e trattamenti economici alle lavoratrici rispetto ai colleghi uomini che percepiscono un maggiore stipendio a parità di mansioni svolte. E’ un’ingiustizia intollerabile! Tante altre sono le disuguaglianze: nella sfera familiare in cui è principalmente la donna a prendersi cura dei soggetti più deboli, mentre in quella pubblica, le donne impegnate in politica rappresentano un’esigua parte e non riescono ad essere incisive nell’affermare le loro idee e opinioni oscurate da quelle maschiliste dei colleghi parlamentari.
L’attuale governo sta tentando di smuovere la situazione di stallo che la nazione sta vivendo da troppo tempo con l’attuazione di diverse riforme per rimettere in moto l’economia. Manfredonia sta vivendo il periodo di fermento della campagna elettorale per le elezioni amministrative e regionali. Quali saranno le politiche che il nuovo governo locale sarà in grado di elaborare per realizzare un processo virtuoso di sviluppo del ns territorio? I nuovi amministratori saranno capaci di valorizzare le risorse che la natura offre per creare nuove condizioni di sviluppo, tutelando al contempo l’equilibrio biologico marino, faunistico e terrestre? L’UE propone nuove chance ai paesi membri con l’agenda economica 2014-2020, come pensa il ns territorio di sfruttarle?
Con l’imminente apertura dell’Expo 2015 di Milano verranno proposte nuove sfide per lo sviluppo del paese nel campo alimentare e della green economy. Il nostro territorio è pronto per affrontarle?
Con questi interrogativi, lasciamo riflettere il lettore in quest’importante giornata dedicata anche a quanti purtroppo il lavoro l’hanno perso e che auspicano che qualcosa possa cambiare.
Grazia Amoruso
Faccio una sola riflessione che é questa: ieri, 2 Maggio, sono stato con la famiglia allo Zoosafari di Fasano (BR), distante quasi 200 Km da Manfredonia. Ci saranno state almeno 2000 (Duemila) macchine di turisti. Il biglietto di ingresso costa € 22,00 il parcheggio € 2,50. Gli addetti tantissimi.
Provincia di Foggia: Foresta Umbra. Quante attrattive ci sono???
Manfredonia: Tre Hotel (uno a Siponto ) gli altri due a 15 Km dal Mare. Ho detto tutto. Sono cose che ristagnano nonostante le Amministrazioni locali siano cambiate
tante. Per il cittadino…..sempre peggio. Purtroppo!!!
Le politiche che i nuovi amministratori di Manfredonia devono elaborare per creare lo sviluppo dovranno essere quelle di valorizzare le risorse che lo stesso territorio offre. Per questo perché non pensare alla donna come “operatrice ittica”? L’operatore ittico non si limita alla pesca e alla sua commercializzazione. L’operatore ittico si occupa di tutti gli aspetti che formano il grande quadro “dell’industria del mare” e non solo della pesca. Si spazia dai servizi, alla trasformazione, al confezionamento, alla commercializzazione tradizionale e telematica, alla ricerca, allo studio delle tecnologie e dei mercati, al turismo alla pescaturismo, all’ittiturismo, all’acquacoltura biologica al semplice “ripezzamento delle reti”. Chi l’ha detto che questi sono lavori riservati solo agli uomini? E allora perché, anche alle donne, non è consentito l’accesso e ove questo è possibile, è limitato? Perché non pensare al turismo? Creando nuove infrastrutture del tipo ( passarelle o sopraelevate ) collegando il centro della città con il nuovo porto turistico? Perché non “bonificare” la Riviera Sud e “collegarla” a Siponto e a Manfredonia Facendo si che il “turista” possa godere delle bellezze del nostro territorio e non proseguire per Vieste? Perché per tutti i disoccupati non ripristinare i contratti a 3 mesi evitando che questi vadano a chiedere l’elemosina ai servizi sociali? Spero che nel progetto di una nuova società non deve trovare posto alcuna forma di ingiustizia. Senza giustizia infatti non c’è dignità delle persone, non c’è libertà, non c’è democrazia, non c’è comunità. PER QUESTO, SPERO, CHE I NUOVI AMMINISTRATORI NON SIANO COLORO CHE HANNO PORTATO QUESTA COMUNITA’ ALLA FAME.
Spero che i nuovi amministratori di Manfredonia a,differenza dei vecchi, siano capaci di valorizzare le risorse che la natura offre elaborando politiche che possono creare veramente nuove condizioni di sviluppo per questo perché non pensare alla donna come “operatrice ittica”? L’operatore ittico non si limita alla pesca e alla sua commercializzazione. L’operatore ittico si occupa di tutti gli aspetti che formano il grande quadro “dell’industria del mare” e non solo della pesca. Si spazia dai servizi, alla trasformazione, al confezionamento, alla commercializzazione tradizionale e telematica, alla ricerca, allo studio delle tecnologie e dei mercati, al turismo alla pescaturismo, all’ittiturismo, all’acquacoltura biologica al semplice “ripezzamento delle reti”. Chi l’ha detto che questi sono lavori riservati solo agli uomini? E allora perché, anche alle donne, non è consentito l’accesso e ove questo è possibile, è limitato? Perché non creare a Manfredonia infrastrutture( passarelle o sopraelevate ) atte a far si che un turista nell’attraversare la nostra cittadina possa godere anche delle sue bellezze? E non continuare per Vieste! Perché non bonificare e nel contempo collegare a Manfredonia la riviera sud? Alla fine di un ciclo le riforme strutturali servono a creare un nuovo progetto di sviluppo. Nel progetto di una nuova società non deve trovare posto alcuna forma di ingiustizia. Senza giustizia infatti non c’è dignità delle persone, non c’è libertà, non c’è democrazia, non c’è comunità. A MANFREDONIA IL RINNOVAMENTO E’ POSSIBILE ESCLUSIVAMENTE CON AMMINISTRATORI LOCALI NUOVI.
A quando la rivoluzione? Su sbrighiamoci non facciamo i soliti pecoroni! Siamo sempre pronti a giudicare ma mai a fare qualcosa di concreto. Noi manfredoniani non facciamo altro che lamentarci, non siamo capaci di mobilitarci. Difronte alle ingiustizie c’è solo tanta omertà. Quando il padrone paga 4 soldi al lavoratore, al rumeno lavapiatti, al marocchino che raccoglie i pomodori perché l’italiano tace, non denuncia. Occorre una rivoluzione e denunciare lo sfruttamento disumano a basso costo. Non è colpa degli extracomunitari, loro non tolgono il lavoro a nessuno. Pagano le tasse e sopportano in silenzio. Dovremmo riflettere sulle condizioni dei nostri padri che in Germania vivevano come barboni per poter sfamare le loro famiglie che li aspettavano in Italia. Dovremmo avere il coraggio di denunciare quegli italiani disonesti che lavorano anche dopo la pensione privando il lavoro ai figli il lavoro. W il lavoro, salvaguardiamo la dignità dei lavoratori!
https://www.youtube.com/watch?v=h6peLCTcqd0