Giovedì 21 Novembre 2024

Scuola, 'Manfredonia che Funziona': "Per un sistema formativo integrato"

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La qualità del sistema scolastico è strettamente connessa alla crescita culturale della città, al superamento delle disparità economiche e sociali, alla formazione di cittadini che sappiano interpretare criticamente e agire responsabilmente negli attuali e futuri contesti.

Quest’anno le consistenti misure europee e gli interventi finanziari statali ci hanno offerto una reale speranza per la messa in sicurezza e la riqualificazione energetico-strutturale del patrimonio scolastico della città: siamo convinti che questa sia la giusta occasione dalla quale ripartire per contribuire alla rigenerazione del tessuto urbano e per ridefinire le nostre scuole quali luoghi di eccellenza, attente ai bisogni strutturali, ambientali ed educativi.

Per questo, noi di “Manfredonia che funziona” vogliamo impegnarci affinché siano messi a regime flussi finanziari e strumenti di programmazione che consentano il costante monitoraggio dello stato dei nostri edifici scolastici e che permettano di intervenire tempestivamente sui relativi bisogni sia ordinari sia straordinari. I primi interventi riguarderanno la verifica e, in caso di mancanze, il necessario conseguimento da parte di tutte le scuole, quale che sia la tipologia e il grado, delle certificazioni essenziali in materia di sicurezza; in seguito, punteremo all’introduzione della raccolta differenziata in tutti gli ambienti scolastici e alla graduale riconversione energetica delle strutture già esistenti, offrendo l’opportunità di ricevere attenzione e finanziamenti a quanti riusciranno ad elaborare progetti di copertura dei consumi da fonti rinnovabili.

Vogliamo farci garanti della vivibilità delle strutture promuovendo, ogni anno, interventi periodici di mobilitazione collettiva per rendere le scuole più accoglienti e, di conseguenza, offrire l’occasione ai partecipanti di riportare alle amministrazioni competenti eventuali problemi e carenze degli edifici. Si tratta di piccoli gesti di “cura” inquadrati nel contesto di un’ampia sinergia tra scuola, volontariato e istituzioni: ad esempio, la pulizia e il rispetto di aule e cortili; l’abbellimento di spazi esterni con murales o altre forme di espressione artistica; laboratori e seminari su temi ambientali, dall’alimentazione alla raccolta differenziata. L’obiettivo è quello di stimolare i partecipanti a una cittadinanza partecipata, facendo della cura della scuola e della cooperazione un modus operandi permanente, da proiettare, successivamente, all’intero contesto cittadino.

Altrettanto importante è intervenire con progetti di educazione ai media: al giorno d’oggi, bisogna pensare la scuola e la tecnologia in dinamiche di coevoluzione e reciproca interdefinizione, accogliendo gli sviluppi tecnologici come risorsa educativa e integrandoli coi linguaggi tradizionali di fruizione e produzione della cultura. Dunque, sarebbe opportuno destinare maggiori risorse all’acquisto di Pc, tablet e lavagne L.I.M. da utilizzare, oltre che per le saltuarie ore di informatica nelle aule preposte, come strumento integrativo durante l’attività didattica tradizionale e in specifici laboratori tematici.

Il nostro impegno include anche l’introduzione della figura dello psicoterapeuta scolastico a tempo pieno e la creazione in ogni scuola di un Centro d’Ascolto per alunni e famiglie. La scuola è luogo di socializzazione e formazione, è il luogo in cui la dimensione emotiva del singolo si manifesta e si arricchisce di stimoli ed esperienze; per questo, riteniamo prioritaria la presenza di uno psicoterapeuta che sostenga il giusto rapporto tra i diversi attori della quotidianità scolastica ed extrascolastica, attraverso interventi a richiesta, collaborando con i singoli individui, o attraverso incontri e seminari periodici aperti a tutti.

Per non lasciare alle sole famiglie l’onere di molti interventi formativi, vogliamo sostenere una politica di Diritto allo Studio che vada a tamponare il più possibile l’incompiutezza strutturale e curriculare del servizio scolastico: istituendo tutorati, seminari educativi, corsi di approfondimento di discipline a scelta, laboratori teatrali e doposcuola che siano una risorsa istituzionalizzata (gratuita laddove non ci sia disponibilità economica), che crei occupazione o dia spazio al volontariato per contrastare la rete di lavoro nero nel campo dell’assistenza allo studio; contribuendo con sussidi puntuali al reperimento del materiale didattico idoneo alla sperimentazione curriculare; assicurando il sereno inserimento e la socializzazione dei soggetti con disabilità o disadattati o con difficoltà di sviluppo e apprendimento; garantendo la disponibilità di servizi di ogni genere per supportare l’attività didattica; garantendo un netto miglioramento del servizio di ristorazione scolastica e di trasporto in tutte le aree servite da automezzi comunali; consentendo la prosecuzione degli studi ai soggetti capaci e meritevoli, soprattutto se privi di mezzi.

Il nostro movimento si pone l’obiettivo di rivedere la politica degli investimenti culturali e progettuali a favore dei servizi socio-culturali del territorio, attraverso la creazione di centri d’aggregazione (per adolescenti, giovani, adulti e anziani) e relativi centri d’osservazione per garantire il corretto svolgimento delle attività formative, strutturare i progetti futuri sulla base dei dati e delle esperienze raccolte, dialogare con la altre istituzione a partire da riferimenti oggettivi e concreti. Perciò, è importante che tutti i soggetti educatori si riuniscano intorno a un “patto formativo” che serva a coordinare il rilevamento dei bisogni dell’universo cultura e a far interagire le opportunità educative esistenti. Il progetto include anche la creazione di strutture ricettive in luoghi naturalistici e storici di pregio, capaci di proporre percorsi didattici di valorizzazione ambientale e di riscoperta culturale; oppure escursioni, visite guidate, incontri coi vecchi mestieri e la cucina tipica, il contatto con le diverse manifestazioni della cultura locale e laboratori pensati per utilizzare in chiave didattica le peculiarità della nostra terra.

Noi di “Manfredonia che funziona” puntiamo su interventi che attualizzino il ruolo sociale della scuola e disegnino in concreto tutti i presupposti di un sistema formativo integrato, perché la qualità della relazione che si sviluppa tra scuola e territorio è la condizione essenziale di un buon governo e garantisce la formazione non di semplici uomini e donne, ma di cittadini pronti a costruire un futuro migliore per se stessi e la città.

 

Maria Rinaldi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti

  • E’ la prima volta che leggo commenti incredibilmente SENSATI e CONVERGENTI.
    La demagogia dell’articolo è così banalmente plateale da provocarmi la nausea…
    Lavoro nella scuola da 15 anni, e credo di sapere cosa dico, visto che mi sono sempre occupato della parte amministrativa.
    Qualcuno dica alla Miss dell’articolo che gran parte delle misure e degli interventi in favore della Scuola di cui parla e vorrebbe farsi paladina non sono realizzabili per mancanza di fondi…
    Tra l’altro, visto che non lavoro in città, posso anche dire che gli Istituti Scolastici di Manfredonia godono di una situazione che oserei definire quasi “paradisiaca” al confronto con scuole di altri paesi, nel senso che qui almeno il Comune assegna loro dei contributi, seppure ridotti, mentre a Foggia, Cerignola e altri paesi, la situazione è davvero TRAGICA… la Miss si informi, prima di parlare.
    E’ disarmante la sprovvedutezza (e aggiungerei l’incoscienza) con cui tante persone pensano di potersi mettere al timone della Cosa Pubblica… a me tremano i polsi al solo pensiero della sua complessità, eppure amministrare è il mio pane quotidiano…

    Michele 29/04/2015 19:36 Rispondi
  • se votate noi prendiamo tanti piccioni e tante fave #demagogiaspicciola

    campagna 29/04/2015 18:12 Rispondi
  • se votate noi la matematica sarà un opinione…

    il matematico 29/04/2015 18:00 Rispondi
  • se votate noi tapperemo il buco dell’ozono

    egologista 29/04/2015 17:59 Rispondi
  • maria rinaldi anche per te MISS ITALIA FINISCE QUA

    il sarto 29/04/2015 17:44 Rispondi
  • se votate noi troveremo l’ago nel pagliaio #demagogiaspicciola

    il sarto 29/04/2015 17:40 Rispondi
  • Tutte cose fatte!!!!!
    Mio Dio informatevi!!!!

    Fedele 29/04/2015 17:38 Rispondi
  • se votate per noi, metteremo il cacio anche sugli spaghetti non solo sui maccheroni #demagogiaspicciola

    masterchef 29/04/2015 17:21 Rispondi
  • se votate noi l’acqua sarà tanta e la papera galleggerà 😛

    gianna 29/04/2015 14:23 Rispondi
  • chiedo scusa ai manfredoniani al posto vostro. Dopo aver letto questa, mi accorgo che stiamo in mano a gente che pensa di prendere in giro la gente con della sana demagogia.

    funzionerà forse 29/04/2015 14:21 Rispondi
  • Se votate noi ripristineremo anche le mezze stagioni #demagogia

    Flaviaessè 29/04/2015 14:19 Rispondi
  • se votate noi, la rondine non farà più primavera

    Oriana 29/04/2015 14:18 Rispondi
  • ma se ti votiamo, mettete le finestre al colosseo?

    miLa 29/04/2015 14:16 Rispondi
  • Vivo la scuola, perché ci lavoro e conosco bene le problematiche che ci attanagliano da sempre.
    Voglio, umilmente, informare la scrivente del comunicato, che sta dando una squallida prova di demagogia, la informo che nemmeno l’attuale Presidente del Consiglio è in grado di porre in essere ciò che lei proclama nel suo libro dei sogni, con tutto il rispetto che nutro nei confronti dei “sognatori”.

    Pasquale Bisceglia 29/04/2015 13:15 Rispondi
    • ecco, Pasquale e queste persone vorrebbero governare la nostra città e non sanno manco il ruolo che coprono le varie istituzioni. Come dire “votate noi e toglieremo la fame nel mondo”

      nanà 29/04/2015 14:15 Rispondi
    • Dialoghi sui massimi sistemi. Mamma mia e come stiamo messi…

      Catherine Denueve 29/04/2015 22:35 Rispondi
  • Mi chiamo Anna, ho 33 anni e voglio la pace nel mondo. Flavia per te miss Italia finisce qui.

    Nanà 29/04/2015 12:25 Rispondi
  • Scusate ma voi siete candidati per le amministrative o per la carica di Governatore di San Marino? ma avete presente si, che queste non sono cose che competono al comune? Domani mi sveglio e dico: se faccio il sindaco tolgo la disoccupazione nel mondo.

    nonfunziona 29/04/2015 12:24 Rispondi

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