'Manfredonia che funziona': "La città ai cittadini: noi di periferia"

Nonostante la radice dei due termini, CITTA’ E CITTADINI, sia la stessa, agli occhi degli abitanti dei villaggi della Riviera Sud, di Borgo Mezzanone e della frazione Montagna, tutte zone periferiche di Manfredonia, sembra che i due termini subiscano un distacco, uno scollamento sempre più grande. In breve, con parole molto semplici, a costoro non sembra di essere cittadini di Manfredonia o, perlomeno, di essere cittadini di serie B, “condannati” a vivere una periferia urbana priva di servizi e di opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

Chi vive a borgo Mezzanone lamenta la mancanza di servizi alla persona, un disinteresse della cura del bene pubblico: villa, giardini, pulizia strade. Anche la scuola è poco curata e sono sempre presenti problemi quotidiani. Soprattutto l’integrazione con gli immigrati, molto presenti, è una problematica da affrontare: la loro dignità umana è lungi da essere riconosciuta e tutelata.

Analoghe situazioni di disagio si vivono anche alla Frazione Montagna.

E che dire degli abitanti della Riviera Sud che da decenni chiedono all’Amministrazione di prendersi carico della gestione di tutti i servizi: l’illuminazione pubblica, la cura del verde e la pulizia delle strade, la gestione del depuratore.

Anche gli abitanti di questa periferia pagano i tributi nella stessa misura di chi abita nel centro cittadino, ma non vede, assolutamente, lo stesso trattamento, specialmente riguardo i servizi che sono assenti (l’illuminazione pubblica, la presenza di un presidio di vigilanza locale, o la pulizia delle spiagge durante il periodo estivo, cassonetti lungo il litorale, solo per fare alcuni esempi), e dulcis in fundo ci sono alcuni suoli che per il PRG sono edificabili e pertanto soggetti al relativo tributo edificatorio, ma non potranno svilupparsi più con quella volumetria per i vincoli posti dai piani successivi, contraddizione a cui va posto rimedio.

Una buona Amministrazione dovrebbe garantire i servizi comunali in egual misura a tutti, anche riconoscendo le difficoltà ed i costi maggiori che si riscontrano vivendo in queste aree periferiche e in conseguenza adottare strategie idonee d’intervento.

Pertanto, dopo un’ultradecennale richiesta di consegna di ogni impianto, bene o servizio presenti nei villaggi della Riviera all’Amministrazione Comunale, il Movimento “Manfredonia che funziona” si impegnerà a che siano presi in carico i predetti beni e servizi (es. la pulizia delle strade e del verde pubblico e il servizio di smaltimento dei reflui in impianti funzionanti etc,).

Eliminerà la sperequazione fiscale che di fatto si concretizza in queste aree e riconoscerà agli stessi i diritti relativi agli oneri fiscali richiesti, con progetti di servizi ed attrezzature pubbliche (es. la connessione alla rete per la fornitura dell’acqua, la connessione alla rete elettrica pubblica), o in conseguenza una riduzione/esenzione dei tributi.

Inoltre, favorirà anche il processo di riqualificazione dell’Area “Sciali” valorizzandone l’unicità paesaggistica per sviluppare attività e forme di turismo e di ricettività turistica, e non solo a parole ma nei fatti, creando posti di lavoro sia in ambito pubblico: vigilanza, manutenzione, operatori ecologici, guide, operatori turistici etc, sia nell’imprenditoria privata turistica, artigianale, ittica, culturale e religiosa, pur salvaguardando l’ambiente naturalistico e storico della Riviera Sud, patrimonio di interesse internazionale, ma non promosso adeguatamente e nelle sedi opportune e spesso abbandonato all’incuria dalla stessa Amministrazione.

VALERIA SANTOLIQUIDO