Meno uno. No, non siamo alla vigilia del nuovo anno ma è ciò che serve al Manfredonia per staccare il biglietto della permanenza ufficiale in serie D, un punto per essere precisi, quattro gare ancora da disputare e dodici mattoncini a disposizione. I sipontini in un certo sono chiamati a recitare la parte del giudice, proprio così, domenica infatti Vadacca e soci saranno di scena al Degli Ulivi per affrontare la capolista Andria. L’undici di Favarin ha cinque punti di vantaggio sul Taranto, un buon margine ma non ancora sufficiente per approdare in Lega Pro. Ecco perché chiede strada al Manfredonia, di contro i sipontini intendono chiudere la pratica salvezza quanto prima e venderanno cara la pelle.
Dopo l’Andria sarà la volta del Potenza, terzo ma non del tutto fuori dai giochi promozione, poi alla penultima il San Severo in lotta con il Francavilla per l’ultimo posto utile per salvarsi senza passare dalla lotteria dei play out, chiude il cerchio la sfida del Miramare con il Taranto. Tre gare made in Puglia con l’”eccezione” lucana. E per Tommaso Colombaretti queste quattro sfide sono tutte da giocare e da vivere.
“Ci manca ancora un punto e ci attendono quattro gare impegnative che, paradossalmente, rappresentano la parte più bella del campionato perché avremo dalla nostra un “obiettivo” diciamo già raggiunto, la salvezza, e lotteremo contro tre squadre che lottano per vincere il campionato. Suppongo che ci sarà ogni volta lo stadio pieno e credo che queste siano le condizioni migliori per un calciatore, quelle che ognuno vorrebbe sempre trovare. Sarà certamente un bel finale”. Un bel finale dice il difensore sipontino, la traduzione è semplice: salvezza.
