Nella città dell’Angelo (Monte Sant’Angelo – Città UNESCO) sembra che l’azienda TELECOM ha deciso di contribuire attivamente al “Digital-Divide” con buona pace di tutte le campagne per diminuire il divario tecnologico tra Nord e Sud, cosa vuol dire questo lo spieghiamo con qualcosa che coinvolge direttamente l’ARCI Nuova Gestione, sperando di raccogliere altre testimonianze e poter procedere con qualche azione collettiva e perché no anche una bella “class-action” contro la TELECOM.
A causa del cambio di sede come ARCI Nuova Gestione abbiamo richiesto alla TELECOM ITALIA l’attivazione di una linea ADSL, fin qui niente di speciale, l’operatore del call-center ha comunicato che per l’attivazione di una linea ADSL con contratto Family (per intenderci quella riservata ai privati) non vi era disponibilità, ma se procedevamo con l’attivazione di un contratto business (riservato alle aziende ed alle partite iva con un costo ben superiore) allora vi era la possibilità di attivare la linea ADSL in quando risultava disponibile, avendo una certa premura come ARCI abbiamo accettato l’offerta.
Per cui, senza renderci conto dell’arcano, e cosa nascondeva realmente questa offerta, è arrivato il tecnico TELECOM ad attivare la linea di fonia (il numero di telefono con cui ricevere ed effettuare le telefonate, numero di cui non ne avevamo necessità, ma era legato alla linea ADSL) informandoci che entro pochi giorni (2 o 3) procedevano con l’attivazione della linea ADSL dalla centrale.
Dopo 1 settimana richiamiamo la TELECOM ITALIA per capire quali erano i motivi per cui non era stata ancora attivata la linea ADSL, la risposta da parte dell’operatore ci ha lasciati letteralmente basiti, la motivazione è che non vi sono porte disponibili, per cui anche con un contratto business non è possibile attivare una linea ADSL, inutile dire che ci sentiamo frodati e presi un pò per i fondelli.
Senza perderci d’animo abbiamo effettuato delle indagini su vari portali internet, e dopo un controllo scrupoloso, abbiamo scoperto che nella centrale TELECOM di Monte Sant’Angelo situata in Via del Cimitero (con distanze enormi rispetto al quartiere Galluccio per esempio) tutte le porte ADSL sono “SATURE” e non sono previsti aggiornamenti, per cui attualmente nella città di Monte Sant’Angelo non è possibile attivare nessuna linea ADSL con TELECOM (anche con altri operatori con verifiche in corso) salvo qualche disdetta da parte di qualche cliente attuale (bontà sua).
Tutto ciò ci sembra lesivo del diritto alla comunicazione e di poter fruire di una connessione ADSL, ci sentiamo ancora una volta discriminati rispetto alle politiche attuate dalla TELECOM stessa, per cui siamo qui a chiedere con determinazione se questa situazione sia sostenibile da parte della cittadinanza tutta, nonché della stessa Amministrazione Comunale che dovrebbe svolgere il compito di eliminare ogni ostacolo per l’accesso all’innovazione tecnologica e far rivalere il diritto all’informazione ed alla comunicazione con una formale richiesta di chiarimenti nonché di potenziamento delle connessioni alla stessa TELECOM ITALIA.
Per chi volesse verificare la copertura XDSL lasciamo il link seguente (basta inserire un numero di telefonia fissa e si ricevono informazioni sulla centrale e sullo stato delle connessioni ADSL):
Alleghiamo anche l’immagine della distanza “in linea d’aria” dalla centrale TELECOM situata in Via Del Cimitero all’Hotel Santangelo situato nella parte nord della città, giusto per rendersi conto delle distanze, all’aumentare della distanza dalla centrale la banda disponibile diminuisce per le attenuazioni che avvengono inevitabilmente lungo il cavo, giusto per citare qualcosa di “tecnico”.
Per testimonianze e informazioni scrivere ad arcinuovagestione@gmail.com
Monte Sant’Angelo
ARCI Nuova Gestione
A titolo di cronaca ormai da qualche anno la Zona Galluccio è coperta da un provider wireless GM3NET (www.gm3net.it), grazie al quale è stato possibile limitare il digital divide in quella zona ed altre zone campestri nella vallata. Si dovrebbero incentivare tali iniziative per estendere la copertura di questi operatori alternativi in zonedove Telecom non vuole investire.