Italo Magno candidato sindaco: "Al ballottaggio l'unità per mandare a casa l'attuale sindaco" (Foto&Video)

“Tra Manfredonia Nuova e Manfredonia che Funziona c’è sempre stata e ci sarà una reciproca sintonia, per liberare Manfredonia dall’attuale potere oligarchico. Manfredonia Nuova, in particolare, si è ripetutamente spesa per dialogare con tutti coloro che si oppongono all’attuale amministrazione (il Gruppo di Gaetano Prencipe, il Movimento Cinque stelle, Manfredonia che funziona, Sel, La Puglia prima di tutto, eccetera), mettendo da parte ogni ambizione personale. Purtroppo, questa ricerca di alleanze, nell’attuale fase, non è riuscita. La veridicità di quanto affermo è evidente nel fatto che la mia disponibilità a candidarmi l’ho resa solo dopo che ogni tentativo di unione per un unico candidato è risultato vano. Adesso tutto si rimanda al ballottaggio, sicuri che tutti i raggruppamenti che vogliono la rinascita di Manfredonia si ritroveranno uniti per mandare a casa l’attuale sindaco”. Esordisce così ai microfoni di manfredonianews.it Italo Magno, candidato sindaco alle amministrative del 31 maggio per il movimento civico ‘Manfredonia Nuova’, che ieri a Palazzo dei Celestini ha presentato lista e programma elettorale.

“Mi candido per puro senso di responsabilità e di servizio alla città – ha aggiunto Magno -. Non siamo soli, con noi ci sono molti esponenti di espressioni politiche, compreso persone che sono diretta emanazione della compagine che appoggiò Prencipe alle primarie. In seguito poi alcune liste si potranno ritrovare intorno ad un nome, magari il mio. La lista unica è una forza perché io dovrò scegliere un domani solo persone di qualità, senza dare soddisfazioni di sorta a ‘trombati’; potrò scegliere tra gente competente non come negli ultimi 5 anni, quando il sindaco, per timore di essere sovrastato, si è circondato di assessori abbastanza incompenti”.

Magno poi parte all’attacco: “In questa città da 20 anni esiste una cappa, e quello che è stata una corazzata potrà anche considerarsi un’Armata Brancaleone. Il dissenso c’è e si sente, purtroppo però c’è un potere tentacolare che arriva dappertutto con le minacce, la blandizia e promesse di posti di lavoro, ma con me Manfredonia ha la possibilità di cambiare. Non si può continuare a pagare perché esistono professionisti della politica che non sanno fare null’altro, gente che se perde la politica è disperata perché non ha niente da spendere, nessuna professionalità”.

La mancanza di democrazia in città, più volte evocata dal professor Magno negli ultimi tempi, viene così spiegata: “Ci sono tre persone che detengono il potere a Manfredonia, guarda caso professionisti della politica, senza mestiere”.

“Cosa imputo alla sinistra locale degli ultimi 20 anni? La gente ha paura – ha risposto  – c’è una politica che si basa sulla blandizia e sulla minaccia, di perdere un posto di lavoro, di non avere una concessione edilizia o amministrativa. Molti voti vengono presi perché c’è un controllo ed io, da intellettuale, non posso permettermelo e permetterlo”.

Sulle primarie e sulla ricomposta frattura all’interno del Pd manfredoniano, con la ricandidatura a sostegno di Riccardi di assessori e consiglieri pro Prencipe (Zingariello, La Torre, D’Ambrosio, Salinari, ndc), così Magno: “Non tutti sono tornati all’ovile (in sala presente il consigliere comunale Lorenzo Troiano, che con Scarano è tra i non ricandidati del Pd al Consiglio, ndc), chi lo ha fatto è perché c’è questo sistema di potere. Fuori dall’alveo di questa triade perversa non c’è spazio per nessuno, ed io devo sovvertire questa cosa”.

“Per avere il sostegno ed il consenso del popolino basso, e degli appaltatori ed imprenditori, l’amministrazione degli ultimi 5 ani ha devastato una città, – ha continuato, parlando delle criticità maggiori della Giunta Riccardi – e la città deve riprendere a respirare prima che sia troppo tardi”.

Un commento sullo slogan-titolo della campagna elettorale: “Qualcuno non ha capito, per i noti limiti, che io mi rivolgevo al sindaco solo per un’espediente narrativo, ma parlavo ad una città della quale volevo formare le coscienze. Si è sentito aggredito, ‘come ti permetti di rivolgerti al sindaco della città’. Il mio era un esercizio di democrazia, e lui non ci dormiva la notte, non sapeva più cosa fare per danneggiarmi. Io per due anni gli ho fatto delle domande, e se mi avesse dato ascolto, avrebbe amministrato anche meglio la città”.

“Mi aspetto che Manfredonia prenda una nuova coscienza – ha concluso – e se lo farà utilizzando la mia disponibilità, che è una risorsa per la città, sarò contento. Fare il sindaco sarebbe un ulteriore aggravio del mio lavoro, e la mia finalità non è quella, ma se i cittadini decidano in questa direzione, lo farei ben volentieri e con l’onestà che mi ha sempre assistito”.

Molti gli interventi dei candidati consiglieri comunali, tra i quali Giuseppe Quitadamo, Antonella Umbriano, Michele Conoscitore, Iolanda D’Errico, la portavoce Vittoria Gentile, alla presenza tra gli altri di Francesco Salvemini, Silvio Cavicchia, Salvatore Castrignano, insieme a giovani, a rappresentanti della società civile e dell’associazionismo.

12 i punti del ‘Programma per la Rinascita di Manfredonia”: si parte con il ‘ruolo del sindaco”, “il primo difensore degli interessi dei cittadini con la sua vita, pubblica e privata integerrima e resa totalmente al servizio dei cittadini”; alla ‘Trasparenza, gratuità e contatto umano nell’impegno pubblico’, “con lo “scioglimento e la riforma di tutti i Consigli di Amministrazione delle partecipate, consorterie clientelari per il consenso”; dall’Ambiente sano, territorio accogliente, “avviando la Vertenza Manfredonia per ottenere dallo Stato e dall’Eni, responsabili dell’inquinamento del nostro territorio, congrui finanziamenti per il suo totale disinquinamento con il parallelo rilancio della nostra economia‘; ad uno ‘Sviluppo urbanistico armonico’, “con il rilancio di Siponto”; da ‘Senza lavoro non c’è dignità’, “destinando ai giovani, per iniziative imprenditoriali, le aree ed i capannoni che, a seguito di chiusure aziendali e rinunce, si sono resi disponibili nelle zone degli insediamenti produttivi’ a ‘Una città per tutti’; da ‘La legalità è vitale come l’aria che respiriamo’ alla ‘Tutela della salute, politiche sociali, servizi per la qualità della vita dei cittadini’; da ‘Identità, cultura, storia locale’ a ‘Per una scuola integrata ed aperta al territorio’; dal ‘Turismo tutto l’anno’ ‘liberare le mura della città, i torrioni, gli ipogei‘, valorizzare la risorsa Oasi Lago Salso) a ‘Promuovere i valori religiosi, associativi, sportivi‘.

Graziano Sciannandrone

Foto e riprese Rossella Di Bari

MANFREDONIA NUOVA – Programma per la Rinascita di Manfredonia

VIDEO INTERVISTA ITALO MAGNO