Battere il Grottaglie. Concetto chiaro ma semplice per il Manfredonia, i sipontini però, complice la vittoria del Francavilla sul Monopoli nell’anticipo della trentesima giornata, anche con un successo sui tarantini non potrebbero festeggiare la permanenza diretta in D, mancherebbe infatti il verdetto definitivo della matematica. Pazienza, l’obiettivo principale di domenica per Romito e soci resta quello di superare l’undici di Pizzonia, il tecnico dopo l’esonero e l’arrivo di Pettinicchio e stato nuovamente richiamato sulla panchina dei biancoazzurri.
Mister Vadacca dovrà rinunciare allo squalificato Vergori, di contro il Grottaglie non potrà contare sugli ex di turno Del Prete e Portosi. Il primo nei giorni scorsi ha lasciato la formazione taranatina a causa di problemi familiari, il secondo invece è alle prese con noie fisiche che non gli permetteranno di scendere sul sintetico del Miramare.
Un ultimo sforzo, poi via ai festeggiamenti, occhio però a non abbassare la guardia, lo dice senza giri di parole Elio Di Toro. “Verrebbe spontaneo dire che ormai è cosa fatta – avverte Elio Di Toro – ma nella realtà ci manca qualcosa, prima di poter festeggiare la permanenza e quindi prepariamoci per gradi perché ci attendono ancora cinque sfide avvincenti ed infuocate contro avversari che lottano per opposti traguardi ma per ognuno importantissimi. Certo, noi siamo in una condizione migliore ma non ancora al sicuro”. Massima concentrazione dunque, cosa servirà al Manfredonia domenica pomeriggio? “L’equilibrio – conclude Di Toro-, ovvero quella qualità che ha contraddistinto la squadra ed ha portato la stessa al conseguimento di risultati e soddisfazioni per tutti. Oggi sembra tutto scontato ma la trasformazione della squadra è passata attraverso una crescita collettiva basata sull’equilibrio che il mister ha saputo infondere ai singoli e che poi si è riversata su tutto l’ambiente. Ecco, insomma, il segreto di questo gruppo giunto, attraverso molti sacrifici, ad un passo dai festeggiamenti”.
Antonio Guerra