Domenica 22 Dicembre 2024

In difesa di Padre Pio, nasce il Comitato del Saio di Francesco

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Ieri sera, dopo continue sollecitazioni da parte di numerosi cittadini di San Giovanni Rotondo, si è costituito il Comitato “In difesa di Padre Pio”.Tale comitato ha lo scopo, alla luce dell’ultimo episodio (servizio trasmesso dal programma di Italia 1 “Le iene” il 26 marzo scorso) di attacco e di aggressione all’azione spirituale e sociale che i confratelli di Padre Pio esercitano da anni nella città di San Giovanni Rotondo, di “proteggere il saio di Padre Pio”.I cittadini, per il tramite del Comitato, vogliono testimoniare e difendere i valori e l’insegnamento che san Pio da Pietrelcina ha trasmesso dal nostro territorio a tutto il mondo. Per questo si è deciso, come prima iniziativa, una fiaccolata, fissata per giovedì 09 aprile ore 20.00, con radunoin Piazza Padre Pio, che attraverserà le vie cittadine e si concluderà con una lunga catena umana intorno al convento, per esprimere un ideale grande abbraccio ai frati e ai luoghi dove si è svolta la vicenda umana e spirituale di san Pio da Pietrelcina. Successivamente saranno prese altre iniziative finalizzate a far risplendere la sacralità di tali luoghi, affinché i fedeli continuino ad accostarsi in religiosa serenità al Santuario e al Convento di Padre Pio, ove lo stesso operò in santità e fraternità con i suoi confratelli, che oggi continuano la sua missione.

Il Comitato “in difesa di Padre Pio”

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Capitanata · News
  • Mi disgusta completamente questa vicenda. Non per l’atteggiamento di difesa oltranzista dei frati. Ma per i nostri schemi mentali che difficilmente riusciamo a smontare. Se Anna, avesse lavorato in una struttura laica; privata; afratica e avesse denunciato gli abusi subiti da un laico come ci saremmo comportati? L’avremmo lodata! Sarebbe diventata la paladina di tante, troppe, donne costrette al silenzio dei loro abusi! Sarebbe stata aiutata dal Comune( che detto inter nos vede nel turismo religioso la sua principale voce d’entrata economica) e noi tutti avremmo come di consueto partecipato alla pietosa corsa campestre alla pieta’ nei suoi riguardi.Invece, essendo il probabile abuso stato perpetuato in una struttura a tinte fratiche da personalità facenti parte di un ordine religioso, Anna e’ stata dipinta come una sgualdrina squilibrata. Le persone che hanno suffragato la sua tesi come passanti fugaci( i frati siciliani) o come vecchi facilmente raggirabili visto il loro rimbambimento( don Peppino). I frati, visto l’abito che portano, come degli agnelli sacrificati sull’altare dello share televisivo. Perché mai dobbiamo sempre ragionare in termini dualistici di bene o male? O perché mai il bene deve, a volte anche dinanzi ad una verità loro contraria, essere incarnato in figure religiose e il male in figure laiche?( parla di diatribe che contrappongono un religioso ed un laico). Non possiamo dare un giudizio assoluto sulla vicenda. Non possiamo mettere la mano sul fuoco sulla giustezza di Anna o sul male commesso dal frate( una cosa disgustosa indipendentemente dall’abito, civile o religioso, indossato dalla persona che lo ha commesso). Ma possiamo iniziare a ragionare senza alcuni paletti mentali. Senza dare giudizi acritici.

    Cogito Ergo Sum 04/04/2015 17:55 Rispondi
  • JE SUIS ANNA

    Ciro 04/04/2015 14:38 Rispondi
  • Il problema è che chi ha il saio di S.Francesco non dovrebbe toccare qualcos’altro.
    Vergognatevi state facendo rivoltare nella tomba Padre Pio.

    Carmen 04/04/2015 10:13 Rispondi
  • M a che serve sto comitato? non è Padre Pio che vuol essere protetto non ha bisogno del vostro INUTILE COMITATO!!!!Cercate la verità e poi se il fatto non sussiste create tutti i comitati che volete.

    mtteo 04/04/2015 10:01 Rispondi

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