Giovedì 21 Novembre 2024

Abusi nel Convento di Padre Pio: Stasera consiglio comunale straordinario

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Mentre in città e sul web si grida allo scandalo, I Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo si dicono “costernati” e respingono con forza “le deliranti affermazioni, diffamatorie e calunniose, esposte durante la trasmissione “Le iene” del 26 marzo, costruite sulla base delle dichiarazioni di una ex dipendente del Convento di San Giovanni Rotondo, la sig.ra Anna Verde, licenziata per “giustificato motivo”, rese dopo essersi vista respingere in due gradi di giudizio il relativo ricorso presentato dinanzi al giudice del lavoro”.
Stasera alle 19:30 nell’aula consiliare del comune di San Giovanni Rotondo ci sarà un incontro dell’intera comunità politica e religiosa per  confrontarsi su questo argomento e per organizzare una fiaccaolata nei prossimi giorni in segno di solidarietà dei frati cappuccini.

Articolo presente in:
Capitanata · News
  • ma come ?fate anche le fiaccolate?è giusto che colui che ha sbagliato paghi;anche don peppino il prete testimone e gli altri due frati possono avvalorare questa testimonianza,papa francesco ha già dato l’esempio di scomunicare tali soggetti..purtroppo questo “soggetto”come tanti nascosti ancora,amano rimanere nelle chiese non per amore di Dio,ma per i loro profitti….poveri loro quando saranno davanti a quel tremendo e giusto Giudice…..

    manfredonia 01/04/2015 17:34 Rispondi
    • Sono ben contenta che si faccia una fiaccolata in segno di solidarietà ai carissimi frati cappuccini. In risposta alle menzogne e calunnie la preghiera è potente e Gesù, che è morto in croce per noi, aiuterà di certo i frati per questa spiacevole vicenda diffamatoria! Purtroppo anch’io sono stata presa ben in giro da questa persona al punto che mi ha inventato che era orfana di padre e madre, io, che cerco sempre di vedere il lato buono nelle persone e di aiutarle mi sono sentita tradita! Che il Signore le faccia capire cosa sta facendo e che le doni la grazia della conversione e del pentimento!” Padre perdonali perchè non sanno quello che fanno!” Raffaella Facchetti

      milano 02/04/2015 10:52 Rispondi
      • Mi sa che tu Milano non ci hai capito niente. Se era da 13 anni che era lì e non è stata denunciata per alcun reato, è stata sottopagata a 400 euro e faceva 10 ore al giorno vuol dire che non era una disonesta nè una scandalosa. Si è negata a questo frate, come dice, e ha iniziato a rimetterci sul lavoro e sulla salute a causa di questo grave mobbing. Ti pare poco come risposta di una comunità, che io ho sempre stimato tanto, e me la vedo sul web e sulle TV da giornalisti come quelli delle jene essi stessi colpiti da quello che stava venendo fuori? Io ho tutto l’ interesse che questo convento non subisca danni, lì riposa la persona più cara che ho, ma non possiamo assolvere Barabba e condannare ancora una volta Gesù. E’ una ragazza povera, aveva bisogno di quel lavoro e glielo hanno “per giusta causa” totlo. Come se fosse giusto togliere il pane nella situazione che lei ha in famiglia che lei deve mantenere. Sappiamo che è stato tolto perchè lo stress di questo frate l’ ha fatta ammalare. La verità deve venire fuori perchè quel convento è la casa di tutti noi. Io non dovrei dirlo e mi faccio violenza, ma è dal 1978 che invio costantemente i miei risparmi che vengono dalla mia piccola pensione di 950,00 euro e li mando con tutto il cuore, ma laggiù si sono sprecati miliardi, tutti provenienti dal risparmio e dalla privazione dei fedeli del Padre. Ho già commentato giorni fa questo evento disgustoso, ma il commento non è stato pubblicato e anche questo mi ha fatto pensare. Io non ho reclamato, ma qui devo dirlo perchè non si può essere trattati così. Se vi era qualche cosa che non poteva essere pubblicato bastava una mail, ma si cerca in tutti i modi di nascondere la evidenza delle cose. L’ arrivo delle Jene certo è stato un problema e non solo per il convento, ma sono giornalisti molto capaci che sanno il fatto suo e voglio sperare che non mollino fino all’ accertamento della verità intera. Il vice generale ha risposto di “pregare” quando la povera Anna ha chiesto aiuto, ha detto io “non posso farci niente” e Anna ha risposto che così non si trattano neanche le bestie. La domanda che viene spontanea è: ma non è il superiore? Non sta a lui vigilare su tutti i frati e il loro comportamento secondo la regola? E perchè “non può fare niente”? Se l’ ordine serafico, il comune, i giornali e altri non si schierano per la verità, vuol dire che Padre Pio laggiù non è su di una dimora consona alla sua santità e andrebbe portato via, magari a Pietrelcina ma con la certezza che venga amato e rispettto. Di conseguenza questo convento venga chiuso al suo culto perchè se sarà dimostrato l’ errore e a questo non è seguito il mea culpa vuol dire che siamo in un atteggiamento incomprensibile e gravissimo che verrà monitorato in tutto il mondo. Ci sarà da scomparire dalla vergogna. Io comunque non voglio dare al disagio di tutti un colpevole, non spetta a me, io dico che se errore ci fosse stato sarebbe stato bene dichiarare subito il mea culpa e riportare l’ ordine in un convento che è di tutto il mondo e non solo di San Giovanni Rotondo.

        Elio 10/04/2015 16:45 Rispondi

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