“Essendo impegnato nella Direzione nazionale del Pd, non ho potuto partecipare alla riunione di quella provinciale, di cui proprio per questo avevo chiesto un breve rinvio” lo dichiara Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi e parlamentare del Pd pugliese.
“Volevo essere presente per essere vicino alla dirigenza foggiana nel momento di scelte delicate ed impegnative, anche per assumermi la responsabilità di una condivisione”.
“Non è avvenuto, e forse devo esserne riconoscente” aggiunge il sottosegretario “Perché, senza nulla togliere alla qualità delle persone presenti in lista, che possono fin d’ora contare tutte sul mio pieno ed aperto sostegno, mi pare che il criterio dell’esclusione sia stato largamente prevalente su quello dell’inclusione.”
“Faccio in particolare riferimento a due circostanze” dice ancora l’esponente Pd “la prima è l’esclusione del consigliere uscente Sergio Clemente che oggettivamente avrebbe contribuito ad aumentare il consenso di una lista che subirà la concorrenza forte delle liste civiche. Le stesse liste che già hanno sconfitto il PD in molti importanti comuni alle amministrative dello scorso anno: evidentemente non si è voluto far tesoro di quell’esperienza. La seconda, forse persino più grave in termini di visione strategica, è esclusione di un rappresentante dei Giovani Democratici per far spazio a un rappresentante del Partito Socialista di Lello Di Gioia. Dopo aver respinto ogni innesto da un mondo civico che esprime una grande vitalità sul nostro territorio, insomma, si sacrifica un giovane per dar spazio al candidato di un altro partito.”
“Non mi pare l’auspicio migliore per lo sforzo di Patrizia Lusi e degli altri candidati” conclude Scalfarotto “ed è un segnale totalmente contrario sia alle indicazioni di rinnovamento che provengono della leadership nazionale del partito, che alle cose dette con grande nettezza da Michele Emiliano alla sagra del programma non più tardi di tre giorni fa. Spero vivamente di essere smentito, ma certo i nostri dirigenti paiono proprio affascinati dalle vie più impervie per raggiungere il successo”.
