L’incontro in programma venerdì 27 marzo alle 19.30 in via Orto Sdanga 5, presso lo Studio Medico Associato “Ippocrate” si propone di affrontare il tema delle Ossessioni, del Dubbio Patologico e delle Compulsioni.
Verrà spiegato il loro funzionamento in Ottica Strategica, facendo riferimento agli oltre 25 anni di Ricerca-Intervento condotti dal CTS di Arezzo, e verranno individuate le Tentate Soluzioni che creano, mantengono e alimentano il problema, ed infine, proposte le Soluzioni costruite su Logiche Non Ordinarie.
Parafrasando Kurt Lewin sono le soluzioni che spiegano i problemi e non le ipotetiche spiegazioni che guidano verso le soluzioni.
Le Problematiche affrontate.
– Il Disturbo Ossessivo Compulsivo è caratterizzato dalla presenza di rituali che i pazienti devono mettere in atto inevitabilmente, per alleviare l’ansia o le sensazioni di disagio.
– Il Dubbio Patologico consiste nel porsi una serie di domande alle quali si cerca di dare delle risposte rassicuranti.
Strategie e Soluzioni.
Dalla prospettiva pragmatica del ProblemSolving Strategico, modello CTS Arezzo, è possibile individuare le leve vantaggiose per far si che il nostro modo di ragionare, di pensare e riflettere torni a essere uno strumento efficace e non una trappola mentale. In particolare riguardo alle problematiche, sopra citate, che hanno come comune denominatore l’essere basate sul tentativo di cercare di controllare la realtà circostante, tramite una serie di tentate soluzioni disfunzionali messe in atto nel tentativo di risolvere il problema, e più si cerca il controllo, più lo si perde. Per la precisione si tratta dell’illusione di ottenere il controllo, tramite la “perversione della ragione”, “ponendosi interrogativi fallaci” fondati su domande “indecidibili” (che non hanno risposta certa) o il “mettere in atto dei riti” preventivi, propiziatori o riparatori. L’obiettivo che si prefigge l’approccio strategico è quello di individuare i tentativi di soluzione disfunzionali che creano, mantengono ed alimentano il problema, bloccarli e successivamente individuare le strategie costruite ad hoc sul singolo caso, che trasformi l’autoinganno da disfunzionale in funzionale. Visto che questo tipo di problematiche si fondano su logiche non ordinarie, si ricorre al loro utilizzo (logica del paradosso, della contraddizione e della credenza ) con lo scopo di sovvertire il problema; infatti, come ricorda la locuzione latina: Similiasimilibuscurantur («i simili si curino coi simili»).
La psicologa Francesca Troiano, è iscritta all’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia. Dopo aver terminato la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute nel 2011 si è Iscritta al percorso di Specializzazione quadriennale in Psicoterapia Breve Strategica del CTS di Arezzo fondato da Giorgio Nardone e Paul Watzlawick nel 1987.
Antonio Baldassarre
è vero sono D’accordo con Gino spesso viene prima il sintomo e poi la persona che diventa così una macchina da addestrare…io diffiderei da questi interventi inutili e dispendiosi oltre che illusori..e ricordate viene prima la relazione, la persona e poi queste terapie brevi mi danno molto di frettolosità, superficialità, non si scherza con la salute della gente!
Bravo gino sono perfettamente d’accordo con te e poi con questi paroloni si perde di vista la persona e la sua unicità!!!
….strategie….soluzioni disfunzionali…logiche non ordinarie….ma stiamo parlando di persone o macchinari da aggiustare????…la relazione, l’accoglienza…riuscite a vedere che dietro al sintomo c’è una persona o siamo tutti uguali…addestrabili come cani?….non vi meravigliate se poi la gente diffida degli psicologi….
molte volte di disturbi ossessivi compulsivi ne soffrono gli psicologi che dovrebbero trattarli questi problemi… molto spesso basta una dieta e tanta serenità per risolvere questi problemi. Altro che sedute, farmaci ecc…