“Se si chiedeva una ulteriore conferma del fatto che il Comune di Foggia sia ormai diventato il comitato elettorale della famiglia Landella-Di Donna, questa è arrivata col rimpasto di giunta”. Così il segretario del PD di Foggia, Mariano Rauseo.
“L’eliminazione dell’ingombro Ncd dalla gestione di governo, col contentino rifilato all’unica superstite, Roberto, è un fatto grave per tempistica, modalità e peso degli assessorati sconfessati. Defenestrare a soli dieci mesi di governo due delegati importanti senza neanche avvertirli per tempo (men che meno preoccupandosi di fare una valutazione del lavoro svolto), non è solo una sconfessione netta dell’operato di questa amministrazione in settori nevralgici, ma, con le elezioni regionali alle porte e la cognata del sindaco, Michaela Di Donna, in corsa, acquisisce il sapore amaro del ricatto politico-elettorale e dà la misura di come il sindaco intende il governo della città: un personalissimo portafoglio da spendere per usi e bisogni familistici, lontano anni luce dall’interesse collettivo e dal bene di Foggia che resta sullo sfondo, quasi d’intralcio alle ambizioni dei componenti di casa Landella-Di Donna”.
“Una situazione vergognosa” continua Rauseo, “che dovrebbe provocare un sussulto di dignità politica nei componenti la maggioranza, se ancora ne esiste una”. “Le dichiarazioni dell’alleato Ncd, che gridano al tradimento e puntano il dito contro una “dependance Di Donna”, confermano bene questa analisi e rendono la crisi in corso, a pochi mesi dall’avvio di questa amministrazione. Se il buongiorno si vede dal mattino, si prevedono tempi bui”.
“Se esiste una dignità, personale e politica, questa dovrebbe consigliare agli attori non protagonisti di questa gravissima farsa di prendere immediatamente le distanze da questo governo fantoccio ed uscire, e di corsa, dal comitato elettorale di sindaco e famiglia. Per il bene della città. Per il bene di Foggia, che sta rasentando il livello politico-istituzionale più basso in assoluto”.