Bovino è stata per secoli un presidio importantissimo per le comunicazioni e gli scambi commerciali fra Tirreno e Adriatico, fra Napoli, la “capitale” come viene ancora definita dai più anziani, e Foggia. Plesso culturale in passato oggi è depositaria di una memoria storica e archeologica preziosa.
Luogo che facilita la meditazione e il buen ritiro, cosi tanto amato dagli intellettuali d’un tempo, Bovino è paradigmatica per comprendere i Monti Dauni e lo loro specifica identità odierna. Oggi e domani (fino alle 22), tramite il voto on line Bovino ha la possibilità di venir eletta Borgo dei Borghi d’Italia tramite il concorso indetto dalla Rai (trasmissione Alle falde del Kilimangiaro).
E’ una opportunità di rilancio e riscatto che non solo la Capitanata, ma l’intera Puglia dovrebbe sostenere. Il concorso costituisce infatti una vetrina non frivola che aprirebbe, in caso di conquista di una posizione da podio, a orizzonti turistici italiani nuovi. Forse è necessario ricordare che il turismo dauno è alimentato maggiormente da gente che piacevolmente ritorna dopo un primo soggiorno, conquistata dalla bontà della gastronomia locale, il territorio da “paesologia” e soprattutto l’affabilità e la gentilezza della popolazione locale. Diventa fondamentale allora accedere, per la rete virtuosa dei Monti Dauni, a nuovi canali di pubblicizzazione del territorio per stimolare il “primo impatto” con la zona. E’ un’occasione unica, questa del concorso Rai, per attuare tal fine. Invito ad ascoltare il territorio e chiedo a tutti quelli che amano la Puglia e la Capitanata di votare per Bovino.
Luigi Starace