Domenica 22 Dicembre 2024

Giornata mondiale della poesia, Giacomo Leopardi

0 0

L’infinito

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

Giacomo Leopardi

Articolo presente in:
News

Commenti

  • Questo canto, nato dall’animo di un uomo ormai non credente, è più vicino a Dio di tanti testi di alta teologia prodotti!

    Pietro Formisani 21/03/2015 21:13 Rispondi
  • Bellissima

    Lettore 21/03/2015 15:36 Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com