Strinsi le mani sotto la scura veletta
Strinsi le mani sotto la scura veletta…
“perché sei pallida quest’oggi?”
– Perché di acerba tristezza
L’ho ubriacato sino a stordirlo.
Come dimenticare? Egli uscì barcollando,
con le labbra contratte dalla pena
Io corsi giù senza sfiorare la ringhiera,
corsi dietro a lui sino al portone.
Ansimando gridai: “Tutto è stato
uno scherzo. Se te ne andrai morirò.”
Sorrise con aria tranquilla e sinistra
e mi disse: “non stare nel vento”
Anna Achmatova
Articolo presente in:
News