Otto classi di prima media della scuola G.T. Giordani hanno assistito a proiezione e dimostrazioni dal vivo di antichi mestieri.
Consulta e Centro Sociale Anziani “Rita Levi Montalcini” ancora una volta in prima linea, con l’Istituto comprensivo “Giordani – De Sanctis”, impegnati nella promozione del rapporto intergenerazionale e nella riscoperta delle antiche tradizioni.
“L’apertura al mondo esterno, l’attenzione costante al territorio cittadino e l’interesse primario rivolto alla formazione educativa e culturale degli studenti – dice il presidente della Consulta Anziani e Inabili, Michele Spinelli – rappresentano il carattere distintivo delle attività progettuali didattiche della suddetta scuola diretta dal preside prof. Lorenzo Vitulano, dove spicca un valido ed attivo gruppo di docenti, esperti ed aperti al confronto”.
Lo scorso anno si sono tenuti, presso il Centro, progetti distinti con due classi quinte della scuola elementare De Sanctis sui temi delle tradizioni pasquali civili e religiose di Manfredonia e della emigrazione ed immigrazione ieri ed oggi, con filmati, racconti e testimonianze dirette. Anche quest’anno è continuata la collaborazione, ormai collaudata, tra le due realtà: scuola e Centro Sociale. In tre giornate del mese di marzo, ben otto classi di prima media della scuola G.T. Giordani, coinvolte nella programmazione “La settimana dell’educazione”, sono state interessate al tema specifico “Alla riscoperta degli antichi mestieri”, molti dei quali oggi addirittura scomparsi o dimenticati o praticati da pochi artigiani, superati negli ultimi anni da un incessante progresso tecnologico.
Gli studenti e i docenti sono stati accolti dal saluto del presidente del Centro Giovanni Fabrizio e dal presidente della Consulta Michele Spinelli, che, nel suo intervento, ha evidenziato “il grande significato della collaborazione tra le generazioni, l’importanza del dialogo intergenerazionale, specie quando nipoti e nonni si incontrano: un ponte che consente la valorizzazione del contributo delle persone anziane e il riconoscimento del ruolo delle giovani generazioni nella creazione di una società coesa e solidale”.
Subito dopo è stato proiettato un filmato sugli antichi mestieri, una carrellata interessante e piacevole di immagini e descrizioni accompagnate da un sottofondo musicale. Tanto per citarne alcuni: dallo ‘scarparo’, che costruiva e riparava le scarpe, al cestaio, al cantastorie, all’ombrellaio che riparava gli ombrelli, all’arrotino (mola forbici) che con una sorta di biciclo-carretto arrotava (molava e affilava) le lame degli utensili, e molti altri mestieri di una volta. Al termine delle proiezioni non sono mancate le dimostrazioni dal vivo, con la presenza dell’orologiaio, il pescatore con gli antichi attrezzi che servivano a riparare le reti da pesca, le donne del Centro Sociale intente a dare dimostrazioni pratiche di realizzazione di calze in lana con appositi ferri, di cucito, ricamo e di preparazione di orecchiette lavorate a mano.
Molto interesse e tanta curiosità da parte degli alunni hanno destato, infine, le presentazioni di due invenzioni, frutto di geniale intuizione, creatività e abilità. Quella del pensionato artigiano Antonio Olivieri, estroverso e geniale, noto per le sue invenzioni interessanti ed originali, alcune delle quali presentate in apposite trasmissioni televisive. Con pezzi rudimentali, lo stesso ha costruito un congegno meccanico, una specie di robot fai da te, che solleva dei cubetti, ponendoli uno sull’altro con operazioni tutt’altro che semplici. L’altra di Benedetto Monaco, scrittore, artista ed inventore, noto come Ben Acta, in arte detto Bene, che ha dato prova ancora una volta del suo estro e fantasia. Per l’occasione ha presentato un orologio di carta da lui ideato e costruito, denominato ‘quadrante apostolico’, dove al posto dei numeri sono indicati i volti con i nomi degli apostoli e, quindi, un modo nuovo di comunicare il tempo.
In una di queste giornate è stata presente all’appuntamento anche l’assessora alla Pubblica istruzione, Antonella Varrecchia, che, nel suo intervento, dopo aver ringraziato i protagonisti delle tre giornate ed aver auspicato un rapporto sempre continuo e costruttivo tra la scuola e le istituzioni del territorio, ha elogiato i grandi progressi fatti dal Centro Sociale come luogo di incontro, aggregazione, ricreativo-culturale e confronto, per le attività da esso svolte nell’interesse della comunità locale.