Ho deciso di autosospendermi dal gruppo consiliare del Comune di Foggia.
L’ho fatto per tutelare la mia dignità e quella degli elettori e del Partito Democratico, offese dall’atteggiamento di chi tiene in ostaggio un organismo istituzionale per semplice ripicca. Con senso di responsabilità ho risposto a tutte le convocazioni del capogruppo Sergio Clemente, dimessosi a parole, per contribuire al confronto sulla linea politica del PD nel Consiglio comunale di Foggia, sulle azioni da svolgere e sulla definizione della sua rappresentanza. Per 6 volte ho atteso invano l’arrivo dei miei ex colleghi di Gruppo, e quando ci siamo finalmente ritrovati la riunione non si è svolta per i loro improrogabili impegni sopravvenuti.
E’ inaccettabile!
Di qui la sofferta decisione di autosospendermi dal Gruppo consiliare che rappresenta il partito che ho contribuito a fondare. Non è per fare questi giochetti o per contenderci strapuntini che abbiamo chiesto il voto e siamo stati eletti in Consiglio comunale.
Continuerò a svolgere con il medesimo impegno la mia attività istituzionale e politica, incalzando l’Amministrazione comunale sui temi del governo cittadino e rispettando la collocazione nel centrosinistra.
E continuerò a rispettare il simbolo e la storia del Partito Democratico, confidando che altrettanto facciano, rapidamente, i miei colleghi o, nel caso di loro inerzia, la Segreteria cittadina e la Segreteria provinciale.