Di seguito, una nota del consigliere regionale del Nuovo Centrodestra Giannicola De Leonardis.
“Al Governatore Nichi Vendola e agli assessori Di Gioia e Minervini, che ieri a Peschici hanno chiesto ai quattordici sindaci del Gargano destinatari dell’ordinanza della Protezione civile relativa agli eventi alluvionali del settembre 2014 cosa possono fare per salvare la prossima stagione turistica, mi permetto di ricordare il 10 novembre dello scorso anno. E la seduta del Consiglio regionale tutta centrata sulla seconda variazione al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario inerente l’anno in corso.
In quell’occasione avevo presentato due emendamenti per affrontare con urgenza e concretezza, con risorse immediatamente reperibili, l’emergenza venutasi a determinare sul Gargano: il primo prevedeva lo stanziamento di un milione e settecentomila euro complessivo, con importi fino a centomila euro per ogni Comune interessato che ne avesse presentato richiesta, per fronteggiare i danni strutturali, i problemi idraulici, di sistemazione stradale e di rimessa in sicurezza di edifici pubblici.
Il secondo, invece, prevedeva ancora, per effettuare opere di bonifica e per fronteggiare i numerosi fenomeni di erosione idrica e disastri idraulici rilevati, lo stanziamento di un contributo straordinario di 250mila euro a favore del Consorzio di Bonifica di Capitanata, e di ulteriori 250mila euro a favori del Consorzio di Bonifica del Gargano. Entrambi sono stati cassati dalla maggioranza di centrosinistra, che ha preferito destinare risorse limitate a un generico Fondo di Protezione Civile relativo all’intero territorio regionale, dal Gargano all’area jonica e al Salento, mentre per quanto riguarda i Consorzi erano già destinatari di un capitolo a parte, sempre allargato all’intera regione.
Come avevo previsto allora, le risorse poi impiegate per il Gargano da parte della giunta regionale sono state largamente insufficienti sia rispetto alle aspettative, che alle promesse e alle emergenze. Per lo più derivanti dalla normale programmazione, come ad esempio quelle per la sanità (la parte più rilevante delle cifre sbandierate ieri a Peschici), relative a una mera elencazione di investimenti, da tempo previsti dopo il Piano di riordino ospedaliero e il Piano di rientro dal deficit provocato dalla giunta Vendola che avevano infatti comportato la chiusura di due ospedali proprio sul Gargano, a Monte Sant’Angelo e San Marco in Lamis, legata a un potenziamento dei servizi sul territorio e a riconversioni promesse e annunci per anni disattesi. O quelle relative ai Consorzi di Bonifica, una goccia nel mare delle centinaia di milioni di euro dilapidate per gli altri Consorzi commissariati e in profondo rosso, legate per lo più alle spese per il personale. E l’allarme lanciato dal presidente del Consorzio di Bonifica del Gargano, Frattarolo, sui ritardi nelle erogazioni, desta ulteriore allarme e preoccupazione.
Ecco allora cosa si poteva e doveva fare per il Gargano. E occorre farlo in fretta, e non solo per la campagna elettorale in corso. Dimostrando con fatti e azioni concrete l’attenzione per il Gargano”.