Giovedì 5 Marzo si è tenuto il 3° appuntamento formativo sulla Dottrina Sociale della Chiesa sul tema dell’ambiente.
Presenti per gli interventi e la discussione Massimiliano Arena, animatore del Progetto Policoro Diocesano, in qualità di formatore e l’Assessore all’Ambiente del Comune di Manfredonia Adamo Brunetti.
Arena ha introdotto il tema cercando di entrare immediatamente nel vivo delle questioni, tracciando in maniera sintetica, attraverso le slide, quale sia il pensiero cristiano in merito.
Ha tenuto a precisare che tale pensiero va oltre, e spesso non condivide a pieno, alcune posizione ambientaliste, in quanto ha altri punti di partenza e valutazione.
Per il pensiero cristiano, appunto espresso nella Dottrina Sociale, non si parla di rispetto dell’ambiente, o di salvaguardia del creato, in quanto il rispetto lo si da solo alla persona umana, e per salvaguardia si intende il proteggere da minacce. Lo specifico approccio cristiano è quello della custodia del creato, cioè del custodire il dono fatto da Dio, e continuarne la produzione. Nella visione biblica la terra è lo spazio vitale dato da Dio all’uomo. In questo spazio vitale l’uomo deve vivere, produrre, moltiplicarsi, mettere in atto la sua realizzazione ed operosità. Quel “pezzo” di terra consegnato all’uomo deve essere produttivo, esso con la sua creatività devo continuare l’opera di creazione. Il metro di misura non è l’ambiente solo, ma l’ambiente e l’uomo, in un legame imprescindibile.
Vi sono due pericoli nell’approccio al tema, una teoria scientista che vede l’ambiente in totale secondo piano, con la centro solo la tecnologia e lo sviluppo, il nome del progresso e del profitto, ed una teoria eco centrista, che mette al centro l’ambiente in maniera estrema, come intoccabile, quasi facendolo divenire più importante dell’uomo stesso.
L’ambiente è al servizio dell’uomo, è l’uomo ad essere la creatura suprema, intelligente e razionale, a cui viene affidato l’ambiente da far fruttificare.
Si sono spiegati alcuni criteri di valutazione utili alla comprensione dei problemi ambientali, ed anche della questione Energas. Arena ricordava che la Dottrina Sociale Cristiana dinanzi agli allarmismi ambientali suggerisce un’attenta analisi che mira a comprendere i reali pericoli per l’uomo, i danni ambientali e naturalistici presenti e futuri, perché quello spazio vitale datogli da Dio non gli diventi, per sua stessa causa, spazio mortale. In seguito vanno analizzati i termini di produzione, di occupazione ai fini del miglioramento della vita dell’uomo. Armonia e relazione continua tra uomo e ambiente. Quest’ultimo può essere usato al servizio dell’uomo, della scienza, della produzione, dell’occupazione, purchè non rompi questa armonia e diventi per lo stesso uomo un pericolo o un danno certificato.
Arena analizzava vari tipi di “danni” all’ambiente, di carattere comunitario, nazionale, dipendenti da scelte politiche ed imprenditoriali, ma anche danni personali, provenienti dalle scelte etiche individuali.
Massimiliano suggeriva tre vie per l’elaborazione di una coscienza ecologica.
- Un patto sociale rigido, in cui aumentare le repressioni e le sanzioni relative ai danni ambientali, ma ciò non sempre è possibile e realizzabile. Aiuterebbe ad arginare ma non risolve il problema, poiché se si necessita di una legge è sintomo di una mancanza di cultura relativa al tema;
- Un etica individuale a cui educarsi, poiché non possono esserci scelte politiche e commerciali ecologicamente corrette se prima non vi è un’etica ed una coscienza ecologica personale maturata;
- Una fraternità in merito all’ecologia, da mettere in atto attraverso associazione, gruppi di cittadini, singoli e comunità, per azioni di prevenzione, informazione, sensibilizzazione ed intervento in situazione già versanti al degrado. L’unione delle coscienze individuali nella fraternità e nell’azione possono amplificare e rendere pubblica una coscienza.
L’Assessore Brunetti ringraziando Arena per il suo intervento di chiarificazione della linea di pensiero della Dottrina Sociale si è agganciato ricordando che la Città di Manfredonia ha vissuto e vive sul fronte dell’ambiente diverse difficoltà portandosi anche ferite dal passato.
Nel suo intervento ha tracciato i tre pilastri su cui l’Amministrazione Comunale esplica le politiche ambientali:
- Gestione dei rifiuti;
- Razionalizzazione delle risorse finanziare;
- Salvaguardia dell’ambiente come risorsa per il presente e il futuro.
In merito alla gestione dei rifiuti si è ribadito che si va verso un cambiamento di rotta e pensiero, concependo il rifiuto non più come un problema ma come una risorsa. Lo stesso Brunetti riconosceva come Manfredonia sia indietro rispetto ad alcuni standard nazionali e regionali, con la cultura del “cassonetto” indifferenziato. Si va verso una sistematizzazione di tutti i servizi relativi alla raccolta differenziata, che non va intesa solo con il sistema “porta a porta”, ma comincia da una cultura individuale, familiare, sulla divisione dei rifiuti utilizzando i cassonetti differenziati già presenti. Ciò crea il terreno culturale verso processi più elaborati.
Tutta la Gestione farà capo all’A.R.O (Ambito di Raccolta Ottimale) di vari Comuni con Manfredonia capo-fila.
Nuove logiche, attraverso tecniche innovative di riciclaggio, sono in progetto.
In merito alla razionalizzazione delle risorse molta strada si è fatta sul risparmio energico con varie misure messe in atto nelle competenze del Comune. Un nuovo progetto sul controllo degli impianti caldaie (domestici, pubblici ed industriali) sta vedendo la luce dopo anni di travaglio e perplessità per l’adeguamento alle norme e l’intervento tempestivo attraverso un soggetto appaltatore ai fini anche di un minore impatto ambientale.
Altro pilastro, come anticipato, quello della salvaguardia che ha visto in atto un protocollo d’intesa con associazioni del territorio mirato al pattugliamento per la tempestiva denuncia e la prevenzione verso l’abbandono dei rifiuti.
Un tema importante è stato quello del parco eloico marino in cui l’Amministrazione ha messo in atto una serie di interventi e tavoli di confronto mirati alla comprensione del problema ed alla lotta verso l’attuazione del progetto ritenuto dannoso per il territorio.
In merito alla questione Energas la discussione è stata più animata in quanto diversi dei presenti attendevano risposte e chiarificazioni in merito.
Da parte sua l’Assessore ha risposto affermando che al momento l’Amministrazione non ha assunto una posizione in quanto non vi sono ancora tutti gli elementi necessari per la valutazione del caso e che attende di raccogliere il tutto per potersi esprimere, schierarsi e farsi sentire, eliminando interventi affrettati.
Tra i presenti i pareri erano discordanti, attingendo a varie fonti e dossier discordanti. Si auspicava e chiedeva all’Assessore u’incontro informativo, da fare al più presto, aperto a tutta la cittadinanza, con esperti del campo, per comprendere l’argomento oltre il sentito dire e gli allarmismi o le generalizzazioni.
E’ possibile ritrovare al seguente link le slide dell’incontro e il file audio integrale dell’intervento di Arena e dell’Assessore Brunetti: https://t.co/SZPBjP2ZwP
Progetto Policoro
ACLI Manfredonia
invitiamo ad ascoltare l’audio se integrale riportato in calce all’articolo…altro che opinioni discordanti, l’assessore è stato messo all’angolo, ma non per causa sua, se al Comune l’argomento E’ TABU’ naturale che non ci sia preparazione in merito!